Young Kali racconta la sua musica frutto di sperimentazione. L’artista romano con i suoi produttori di sempre sta lavorando a nuovi pezzi
Sono le piccole cose che rendono speciale ogni esperienza. Un colore, una sfumatura.
Lo sa bene Young Kali, cantautore romano classe 1995 che proprio grazie a una sfumatura della sua voce ha capito di voler rivoluzionare ogni cosa. Così dalla trap che è stata la partenza della sua carriera, Simone (questo il suo vero nome) si è pian piano allontanato. Della scoperta di se stessi e dei nuovi pezzi, Young Kali ha parlato ai microfoni dell’Agenzia Dire Giovani (www.diregiovani.it). Ecco l’intervista.
Nella produzione di Young Kali, il passaggio di genere non sembra forzato. Gli ultimi singoli, “Borderline” e “Piccole cose”, segnano solo l’inizio di quella che sarà la musica di Simone d’ora in poi. “Venivo da un anno di sperimentazione musicale insieme ai miei produttori, il Mago del Blocco e Mark Ceiling – ci ha raccontato Young Kali – e da un progetto diverso dalla trap che facevo. Piano piano abbiamo sperimentato ed è uscita Borderline. È stato un cambiamento lungo almeno un anno. Ho capito che potevo fare altro e potevo fare meglio”.
Simone, da anni, fa parte della BPR Sqvad, crew protagonista della nuova scena dell’underground romano e si è fatto notare per alcuni singoli molto particolari come “Mago del blocco”, “Piccolo Principe” con OG Eastbull. Il suo nome d’arte deriva da quello dell’omonima arte marziale che pratica.
Con i suoi produttori di sempre, inoltre, sta lavorando a nuovi pezzi. Presto uscirà anche un disco.