A Nuoro un cinghiale è stato trovato positivo alla trichinella, parassita dannoso per l’uomo. Appello a non mangiare carne
Un cinghiale ucciso giorni fa a Oliena, nel Nuorese, è risultato positivo alla Trichinella, un parassita che può provocare gravi problemi di salute anche all’uomo. La scoperta della positività è stata fatta dai tecnici dell’Istituto zooprofilattico sperimentale (Izs) di Nuoro. Lo scrive l’agenzia di stampa Adnkronos, che non specifica tuttavia l’origine del cinghiale positivo alla trichinella, anche se probabilmente secondo l’Enpa si tratta di un animale ucciso dai cacciatori.
Il parassita provoca la trichinellosi: le larve vanno a “incistarsi” nei muscoli scheletrici dell’uomo. Una complicanza spesso mortale per l’uomo è la cosiddetta neurotrichinosi caratterizzata da encefalite e miocardite.
Enpa ricorda che la scelta veg non è solo un comportamento etico, ma tutela anche la salute dell’uomo.
La circolazione e la trasmissione del parassita della trichinella rischia di aumentare nel caso in cui nelle campagne si abbia contaminazione ambientale causata dall’abbandono sui campi di carcasse animali, non smaltite come previsto dalle norme igienico sanitarie, che favoriscono il cannibalismo fra cinghiali o maiali domestici al pascolo brado illegale.
Se a queste condizioni di degrado si aggiunge la macellazione clandestina, diretta conseguenza dell’allevamento illegale e dei suini bradi e quindi in totale assenza di controlli veterinari, le possibilità di contagio verso l’uomo aumentano notevolmente.