Dario Ballantini, a Rifredi l’omaggio a Petrolini


Al teatro di Rifredi il celebre trasformista di “Striscia la Notizia” Dario Ballantini racconta Ettore Petrolini in uno spettacolo scoppiettante

"Ballantini & Petrolini" foto Pino Le Pera
“Ballantini & Petrolini” foto Pino Le Pera

Il celebre trasformista Dario Ballantini, volto storico di Striscia la notizia presenta al Teatro di Rifredi, dal 16 al 19 gennaio, un cavallo di battaglia del suo repertorio giovanile: “Ballantini & Petrolini”, uno spettacolo dedicato al grande Ettore Petrolini.

Con la consueta maniacale ostinazione per il totale camuffamento Ballantini, che si trucca a vista utilizzando il palcoscenico come un camerino aperto al pubblico, fa rivivere, in una versione più aderente possibile all’originale, sette personaggi creati dal grande comico romano: Gigi Il Bullo, Salamini, la Sonnambula, Amleto, Nerone, Fortunello e Gastone. Tra un personaggio e l’altro l’artista livornese spiega al pubblico l’importanza del recupero di una memoria culturale collettiva poiché solo conoscendo la comicità del passato si possono costruire le basi per una nuova. Ettore Petrolini può essere infatti considerato il precursore di tutta la comicità italiana, compresa  quella attuale, per la versatile creazione di personaggi che sono stati anche di ispirazione per molti grandi interpreti della scena italiana. Il commento musicale e la riproposizione dei successi di Petrolini sono affidati al virtuoso fisarmonicista e compositore Marcello Fiorini che ne ha curato anche gli arrangiamenti. La regia, dopo il successo dello spettacolo “Da Balla a Dalla – Storia di un’imitazione vissuta” tutt’ora in scena nei teatri, è affidata a Massimo Licinio.

Figlio e nipote d’arte, il livornese Dario Ballantini alterna la sua carriera di pittore e trasformista comico dal 1984 anno in cui consegue il diploma di maturità artistica. Di lui Antonio Ricci, l’ideatore di Striscia la notizia, ha scritto “doppio, multiplo di se stesso, invasato, posseduto e possessore, fosco e candido, inquietante sempre”. Mentre Achille Bonito Oliva lo ha definito “una scultura vivente che con le sue trasformazioni attua una personale forma di arte del corpo”.

Fino al 31 gennaio una personale di Dario Ballantini, “Esistenze Inafferrabili“, sarà in mostra alla Galleria La Fonderia (Via della Fonderia, 42R, Firenze). Una selezione di opere realizzate ad acrilico su tela, carta intelata e tavola, frutto della sperimentazione stilistica dell’ultimo decennio. Opere che presentano come tema fondante la condizione esistenziale dell’essere umano.