La dermatite seborroica “sceglie” più i maschi


Dalla dermatite seborroica che colpisce più gli uomini delle donne, difficilmente si può guarire: occorre imparare a conviverci

Dalla dermatite seborroica difficilmente si può guarire, ma occorre imparare a conviverci

Più lui che lei: la dermatite seborroica “sa scegliere” e colpisce più i maschi che le femmine. I suoi segni sono inequivocabili: pelle arrossata, squame giallastre e untuose, prurito piuttosto fastidiosoMa di cosa si tratta? Lo spiegano gli esperti di Dermatologia dell’Ospedale Niguarda

La malattia

Si tratta di un disturbo infiammatorio con cui convive una percentuale compresa tra il 3 e il 5% della popolazione. A caratterizzarla vi è un’accelerata moltiplicazione delle cellule della pelle, associata a un’elevata attività delle ghiandole sebacee. I fattori che ne favoriscono lo sviluppo sono diversi e comprendono una predisposizione individuale associata ad alterazioni della composizione e della quantità di sebo.

Le zone che si irritano con più facilità sono quelle più ricche di ghiandole sebacee: il cuoio capelluto, il viso, in aree caratteristiche come sopracciglia e i lati del naso, il torace, la zona dei padiglioni auricolari.

Gli studi hanno evidenziato una relazione tra la dermatite seborroica e un microrganismo, la Malassezia furfur, un lievito che vive normalmente sulla cute e che, solo in particolari condizioni diventa aggressivo. In chi soffre di dermatite questo micete si sviluppa in modo eccessivo, provocando la caratteristica irritazione. Quello che ancora non è chiaro è se sia questo lievito a favorire la dermatite seborroica o se sia questa malattia a creare le condizioni ideali per la sua proliferazione.

Ciò che invece è chiaro e che l’andamento della dermatite è ciclico alternando fasi in cui l’infiammazione sembra regredire con picchi di recrudescenza. Spesso il disturbo segue una precisa stagionalità. Si riacutizza nella stagione fredda e attenua le sue manifestazioni in estate. Anche per effetto dell’esposizione al sole che abbatte la produzione di sebo.

Un altro fattore da non trascurare è lo stress: gli arrossamenti e la pelle che si “sbriciola” in una miriade di squame biancastre sono sintomi che si intensificano nei periodi di maggior tensione.

Questo perché l’affaticamento o un particolare shock emotivo inducono il nostro organismo a produrre più adrenalina, un ormone che induce la vasocostrizione capillare e che così facendo intensifica lo stato irritativo. Dalla dermatite seborroica difficilmente si può guarire, ma occorre imparare a conviverci.

Oltre agli shampoo con azione seboregolatrice (per esempio al solfuro di selenio), i farmaci più utilizzati sono i cortisonici e gli antimicotici come il ketoconazolo o la ciclopiroxolamina, che vengono applicati localmente sotto forma di creme o detergenti per i capelli.