Tutto sulle elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Calabria. chi ha vinto, chi ha perso, le reazioni dei politici e i commenti al voto
Le elezioni regionali in Emilia-Romagna e Calabria: cosa è successo
- Il candidato del Pd Stefano Bonaccini, governatore uscente, ha vinto le elezioni regionali in Emilia-Romagna con il 51,6%. La sfidante Lucia Borgonzoni, sostenuta dal centrodestra, si è fermata al 43,7%.
- La candidata del centrodestra Jole Santelli ha vinto le elezioni regionali in Calabria raccogliendo il 55,43% dei voti e diventa la prima donna governatrice della regione. Il candidato del centrosinistra Pippo Callipo non è andato oltre il 30,19%.
- L’affluenza alle urne è stata molto alta in Emilia-Romagna (67,7%, nel 2014 era stata del 37,6%) e stabile in Calabria (44,32% rispetto al 44,16% della precedente tornata elettorale).
- Il risultato dei singoli partiti premia il Pd in Emilia-Romagna, davanti alla Lega. Male Forza Italia che però si riscatta in Calabria. Crollo del Movimento 5 stelle in entrambe le consultazioni regionali.
- I commenti dei politici. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha esultato per la vittoria in Emilia-Romagna e ha ringraziato il movimento delle sardine per il decisivo apporto. Il leader della Lega Matteo Salvini ha ammesso la sconfitta emiliano-romagnola ricordando che fino a pochi anni fa era impensabile solo arrivare a giocarsi il governo della regione.
Le reazioni dei politici: il Pd
“Credo che dobbiamo dire un immenso grazie al Movimento delle sardine. E’ evidente che la crescita dei partecipanti al voto e’ figlia della scossa democratica positiva che le sardine hanno portato, rispondendo ad una destra estremista che porta avanti la cultura dell’odio”. Cosi’ il segraterio PD Nicola Zingaretti, parlando fuori dal Nazareno, come riferisce l’Agenzia Dire (www.dire.it).
Il voto alle regionali, aggiunge Zingaretti, “rafforza il governo innanzitutto perche’ Salvini ha tentato di dare una spallata al governo. Lui ha voluto dare a questo voto un aspetto politico e questo tentativo e’ fallito. La maggioranza esce piu’ forte. La maggioranza esce rincuorata da questa avventura e mi auguro con meno polemiche e piu’ concretezza”.
Le reazioni dei politici: la Lega
Da “stravinciamo” a “nella vita si vince e si perde”; da “ho delle sensazioni straordinarie” a “se perdo sono ugualmente felice”. Venti minuti dopo la mezzanotte, 80 minuti dopo la chiusura delle urne delle regionali dell’Emilia-Romagna, Matteo Salvini, si presenta alle telecamere e ai cronisti riuniti al comitato elettorale di Lucia Borgonzoni e ‘aggiorna’ cosi’ la sua narrazione sull’Emilia-Romagna.
E’ stato il Salvini di Bibbiano, e del citofono, in pianta stabile in Emilia-Romagna tanto da alimentare l”accusa’ di aver oscurato la ‘sua’ Borgonzoni. E’ stato il Salvini della Lega che si e’ presentata per ‘liberare’ l’Emilia-Romagna.
Ma oggi e’ il Salvini a cui va bene che ci sia “stata partita” in Emilia-Romagna, in fondo anni fa la gara elettorale in questa regione ‘rossa’ era “chiusa prima di cominciare”.
Le reazioni dei politici: il Movimento 5 stelle
“Ora non resta che continuare a lavorare pancia a terra con il governo che, dopo queste elezioni, deve proseguire nel suo percorso”. Lo scrive il capo politico reggente del M5S dopo le dimissioni di Di Maio, Vito Crimi, in un post su Facebook.
“Ogni volta che un risultato elettorale non ci sorride sento partire il solito coro che scandisce all’unisono: il Movimento è finito, è in ginocchio, sta scomparendo. In più, questa volta, viene dato per scontato il ritorno del bipolarismo, come se le elezioni in due regioni equivalessero al voto nazionale. Anche questa volta li deluderemo perché, chi dice questo, non ha capito cosa sia veramente il Movimento 5 Stelle, del perché siamo nati e quali sono gli ideali che ci guidano e ci rendono diversi da tutti gli altri” aggiunge.
“Il voto delle regionali – spiega – ha sempre visto il Movimento raccogliere risultati inferiori rispetto alle tornate nazionali, ma va riconosciuto che in Calabria ed Emilia Romagna i risultati sono stati inferiori alle aspettative. Questo però non ci induce ad arrenderci: semmai è vero il contrario. Abbiamo già avviato il lavoro di organizzazione che ci consentirà un maggiore coordinamento e ci permetterà di essere più presenti sui territori. Sarà fatica e sudore, ma so che siamo in grado di farlo”.