Epidemia di coronavirus in Cina: più di 200 morti e quasi 8mila contagiati. Primi due casi in Italia, Speranza: “Emergenza gestita come peste o colera”. L’Istituto Superiore di Sanità: “Mortalità inferiore alla Sars”
Sono almeno 212 le vittime accertate dell’epidemia di coronavirus in Cina: lo hanno riferito le autorità sanitarie di Pechino, secondo le quali i casi di contagio confermati a ieri sera erano 7.711. Secondo il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, “c’è preoccupazione per l’evoluzione del virus, in particolare in alcuni Paesi, per via della trasmissione da uomo a uomo”. Il responsabile dell’Oms ha citato i casi di Germania, Vietnam e Giappone.
In conseguenza dell’epidemia, in Cina sono stati anche posticipati a data da destinarsi gli incontri dei campionati di calcio. A sospendere o bloccare le proprie attività pure gli uffici locali di colossi come Google, Starbucks e Tesla. Previsti oggi sia una riunione del Comitato di emergenza dell’Oms che nuovi rimpatri di cittadini stranieri da Wuhan e da altre città della Cina.
La gestione dell’emergenza in Italia
Mentre si attende il rimpatrio dei nostri connazionali da Wuhan, l’emergenza legata alla diffusione del coronavirus “pur essendo classificata come di pericolosità di tipo B, come nel caso della Sars, viene gestita come virus di tipo A, equivalente a colera e peste“. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, durante l’informativa urgente tenuta questa mattina alla Camera per riferire sulle iniziative volte a prevenire in Italia l’infezione da coronavirus che si è sviluppata in Cina.
Durante l’informativa, Speranza ha aggiunto che “sono 7.711 i contagi da coronavirus complessivamente accertati secondo i dati riportati stamani, e 170 i decessi correlati“.
Mortalità inferiore alla Sars
“Il tasso di mortalità è irrilevante se consideriamo la popolazione cinese, mentre su quello di letalità restano grossi dubbi. Non possiamo fare calcoli in questo momento per quanto riguarda i morti registrati ufficiali sul totale dei casi registrati ufficiali, perché mentre i morti sono un dato quasi attendibile, per i casi non è così: quelli registrati sono solo i più gravi e rischieremmo di sovrastimare la letalità o di sottostimarla. Probabilmente non siamo ai livelli di letalità della Sars, forse qualcosa di leggermente maggiore dell’influenza. I morti sono perlopiù anziani o affetti da malattie croniche, la differenza è che per l’influenza abbiamo un vaccino, mentre per questo no”. Lo ha detto Gianni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive dell‘Istituto superiore sanità, al termine della prima riunione del tavolo tecnico-scientifico sul coronavirus nella sede dell’Iss come riferisce l’agenzia Dire (www.dire.it).
Primi due casi di coronavirus in Italia
È risultata positiva al test del Coronavirus la coppia di cinesi in vacanza a Roma. Lo rende noto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel corso di una conferenza stampa convocata in tarda serata a Palazzo Chigi. Si tratta della coppia di cinesi in vacanza a Roma, che nella serata di mercoledi’ era stata trasportata in ambulanza all’Istituto di Malattie Infettive ‘Lazzaro Spallanzani’ di Roma. La coppia alloggiava in un hotel in via Cavour. Sono i primi due casi di Coronavirus accertati in Italia.
La coppia proviene da Wuhan: sono marito e moglie e hanno rispettivamente 66 e 67 anni i due cinesi affetti da Coronavirus e ricoverati allo Spallanzani di Roma. Provengono dalla provincia di Wuhan. Erano arrivati lo scorso 23 gennaio all’aeroporto di Milano Malpensa, da dove si erano spostati per un tour nelle province italiane che aveva toccato tra le varie destinazioni anche Parma. Facevano parte di una comitiva che nelle scorse aveva proseguito il viaggio verso Cassino, in provincia di Frosinone, e da dove e’ stata nuovamente deviata verso la Capitale quando e’ stato accertato che i due componenti erano positivi al coronavirus. Tutti i membri della comitiva sono stati portati allo Spallanzani per essere sottoposti ai controlli. Dell’intera comitiva, solo i due turisti provenivano da Wuhan. La stanza di hotel in cui i due alloggiavano è stata sigillata dalla polizia e sarà controllata dalla Asl.
Codacons denuncia: Alitalia continua a offire voli per la Cina
Nonostante l’emergenza sanitaria globale, in Italia continuano ad atterrare aerei provenienti dalla Cina, e ancora oggi Alitalia, sul proprio sito internet, vende biglietti per voli diretti tra Shanghai e Roma Fiumicino, operati da vettori cinesi.
Lo denuncia il Codacons, che diffida il Ministero della salute a sospendere tutti i collegamenti aerei tra l’Italia e la Cina.
Alla data odierna due compagnie aeree, Air China e China Eastern, assicurano collegamenti giornalieri diretti tra le principali città cinesi (Pechino e Shanghai) e Roma Fiumicino o Milano Malpensa, e online è possibile acquistare biglietti aerei per voli dalla Cina all’Italia a meno di 500 euro – spiega il Codacons – Alitalia non opera direttamente collegamenti tra i due paesi, ma sul proprio sito internet vende biglietti per voli diretti tra Roma Fiumicino e Shanghai Pudong operati da China Eastern.
“L’emergenza sanitaria imporrebbe misure straordinarie, come quelle adottate dalle principali compagnie aeree europee British e Lufthansa, e la sospensione di tutti i collegamenti aerei tra i due paesi – spiega il presidente Carlo Rienzi –. Per questo diffidiamo oggi il Ministero della salute affinché, alla luce della situazione di crisi legata alla diffusione del coronavirus, disponga immediatamente il blocco dei voli tra l’Italia e la Cina, garantendo così la salute dei cittadini italiani”.
Di seguito una schermata dal sito Alitalia relativa ai biglietti per voli tra Shanghai e Roma:
Slitta il rientro dei nostri connazionali
“A seguito di quanto emerso dall’incontro della task force sul coronavirus che si è tenuto questa mattina, la previsione del rientro in Italia dei nostri connazionali da Wuhan è stata posticipata rispetto alle 24 ore stabilite ieri. L’intervista telefonica che questa mattina ho rilasciato ai microfoni di ‘Radio In Blu’ si riferiva alla tempistica fornita ieri da dalla stessa task force”.
È quanto dichiara in una nota la Sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa.