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Un fotocatalizzatore rimuove inquinanti dall’acqua

Dalla ricerca Cnr-Imm arriva l'innovativo fotocalizzatore a base di TiO2 (diossido di titanio) che rimuove i contaminanti dell'acqua grazie all'imprinting molecolare

Il 22 marzo, si celebra la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), istituita dall’ONU. Bene prezioso e sempre più a rischio secondo i dati Istat: dalle associazioni alle scuole, tutti in campo per difendere l'oro blu.

Da un’idea dei ricercatori dell’istituto di microelettronica e microsistemi del Cnr è stato sviluppato un fotocatalizzatore a base di TiO(diossido di titanio) in grado di rimuovere selettivamente dall’acqua alcuni pesticidi, considerati pericolosi contaminanti. Tale fotocatalizzatore è stato sintetizzato mediante la tradizionale metodica del sol-gel, accoppiata però alla tecnica dell’imprinting molecolare. Quest’ultima permette di introdurre nei materiali sintetizzati una sorta di memoria molecolare, grazie alla quale il materiale finale riesce a riconoscere e, in questo caso degradare, una molecola specifica usata come template durante il processo di sintesi.

In particolare, in questo lavoro, sono stati usati due template durante la sintesi del TiO2: l’erbicida acido 2,4-diclorofenossiacetico (noto come 2,4-D) e l’insetticida imidacloprid. Il fotocatalizzatore sintetizzato è in grado di degradare efficacemente e selettivamente, mediante un processo di fotocatalisi, questi due composti presenti nell’acqua inquinata. La metodica di sintesi adottata è molto semplice e quindi facilmente applicabile su larga scala. Lo studio è pubblicato su Chemical Engineering Journal (https://doi.org/10.1016/j.cej.2019.122309).

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