Per il ritocchino i mesi freddi sono i più adatti


Chirurgia estetica: i mesi freddi sono i più adatti per interventi come rinoplastica, mastoplastica additiva, liposuzione blefaroplastica o lifting facciale

Chirurgia estetica: i mesi freddi sono i più adatti per interventi come rinoplastica, mastoplastica additiva, liposuzione blefaroplastica o lifting facciale

I ritocchi si fanno d’inverno. I mesi freddi sono i più adatti per rivolgersi al chirurgo plastico, anche per i minori problemi legati al gonfiore e all’esposizione ai raggi solari. “E’ questo il periodo migliore dell’anno per sottoporsi a interventi come rinoplastica, mastoplastica additiva, liposuzione blefaroplastica o lifting facciale – spiega il prof. Francesco D’Andrea, Presidente Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (SICPRE) -. L’ambiente e il clima risultano fondamentali soprattutto nella fase post operatoria. Il caldo, l’umidità e l’esposizione al sole non sono indicati, infatti, per una pelle che ha appena subito interventi estetici o ricostruttivi”.

Tra i motivi che spingono gli specialisti a preferire i mesi freddi c’è soprattutto la gestione del gonfiore e dei lividi, una seria preoccupazione per le pazienti. Oltre a scegliere il periodo invernale, oggi c’è un’arma in più, un gel da applicare sulla parte operata che riduce del 40% il gonfiore. Lo ha dimostrato un recente studio italiano, che ha testato un rimedio a base di efficaci sostanze naturali come escina (principio attivo dei semi di ippocastano), cumarina (una leguminosa del Sud America) e Centella (una pianta asiatica), veicolati da eparina (un polisaccarinide) e da un particolare eccipiente funzionale: l’Olivoil glutinato che predispone il derma ad un maggiore assorbimento dei principi funzionali e nulla ha a che fare, a dispetto del nome, con le intolleranze al glutine. Si chiama Venoplant e ha dimostrato di ridurre significativamente il gonfiore e può essere assunto sia per via topica sotto forma di gel oppure come integratore alimentare in compresse per via orale.

“Sappiamo che gli interventi su alcuni tessuti favoriscono l’accumulo di sostanze negli spazi interstiziali – aggiunge il dott. Ercole Manzi, specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica -. Si creano così processi infiammatori che determinano accumuli di liquidi, dal colore violaceo, nella parte del corpo interessata dall’operazione. Questo gonfiore prende il nome di edema ed è un processo fisiologico che si verifica nella quasi totalità delle operazioni. Venoplant ha un’azione drenante e dermotrofica molto efficace e diminuisce il gonfiore e il dolore. Inoltre a differenza di altri presidi che utilizziamo solitamente, come drenaggi o borse del ghiaccio, non presenta alcuna controindicazione. Per questo risulta particolarmente apprezzato da chi ha subito un’operazione di chirurgia estetica. L’edema produce effetti più fastidiosi ed invalidanti che ritardano il ritorno dei pazienti ad una vita normale”.

“Chi si rivolge a noi ha come obiettivo primario raggiungere il prima possibile uno stato di benessere – prosegue Manzi -. I nostri non sono interventi salvavita o indotti da gravi patologie da affrontare nell’immediato, perciò è fondamentale contrastare gli inestetismi post operatori grazie a prodotti sicuri e naturali. Venoplant è disponibile anche nella formulazione transdermica come cerotto (Venoplant Patch) che può essere particolarmente indicata per i nostri pazienti. La sinergia che si ottiene con l’utilizzo contemporaneo delle varie formulazioni (cremagel, compresse e patch) può determinare risultati importanti sull’edema. Sono quindi in corso nuove ricerche scientifiche per evidenziare le ulteriori potenzialità offerte. Le terapie medico-farmacologiche tradizionali anti edema svolgono un ruolo abbastanza controverso nella chirurgia plastica estetica. E’ quindi fondamentale trovare sempre nuove efficaci soluzioni”.