Coronavirus cinese: primi due casi di contagio in Italia, rimpatriati i nostri connazionali mentre aumenta il numero delle vittime nel mondo. L’OMS dichiara l’emergenza sanitaria globale: le ultime notizie sul virus
L’emergenza coronavirus è diventata mondiale dopo l’annuncio dell’Organizzazione mondiale della Sanità e mentre si moltiplicano i casi di contagio e le vittime, il virus dalla Cina è arrivato anche in Italia. Ecco gli aggiornamenti giorno per giorno sull’epidemia che sta spaventando il mondo.
9 febbraio 2020: trasferimento precauzionale allo Spallanzani per due bambini tra i 56 rimpatriati
Tra i 56 rimpatriati da Wuhan, due bambini di 4 e 8 anni, con solo alcune linee di febbre, accompagnati dal padre sono stati trasferiti a titolo puramente precauzionale, all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma per ulteriori accertamenti. Per il primo dei due, il tampone ha dato esito negativo al test di nuovo coronavirus 2019-nCoV. In corso l’esame sul secondo.
9 febbraio 2020: nuova riunione della task-force ministeriale
Si è riunita questa mattina la task-force coronavirus 2019-nCoV del Ministero della Salute alla presenza del ministro, Roberto Speranza. Nella riunione si è valutato il rafforzamento della formazione specifica sul nuovo coronavirus 2019-nCov per medici, infermieri e professionisti sanitari, in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti tra cui Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, INMI Spallanzani e con il contributo fondamentale degli ordini professionali.
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8 febbraio 2020: trasferita allo Spallanzani una donna italiana rientrata da Wuhan
Tra i 56 rimpatriati da Wuhan, una donna con sola congiuntivite, sebbene negativa al test di nuovo coronavirus 2019-nCoV, è stata trasferita, a titolo precauzionale, all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma per ulteriori accertamenti.
8 febbraio 2020: domani tornano in Italia altri 9 connazionali da Wuhan
Partirà da Wuhan alle 00:30 di domenica 9 febbraio (ora locale) per arrivare in Gran Bretagna alla base RAF di Brize Norton alle 04:15 locali dello stesso giorno, un volo organizzato dal Governo inglese con a bordo anche i nostri nove connazionali che si trovano nella provincia di Hubei. Ad attenderli nella base inglese ci sarà un volo organizzato dal COI-Difesa e, dopo un primo screening sanitario, i passeggeri saranno trasferiti a Pratica di Mare. E’ quanto si legge in una nota della Protezione Civile. Insieme ai cittadini italiani viaggeranno anche 2 cittadini greci, 7 danesi e 4 svedesi.
8 febbraio 2020: aggiornata la circolare per le scuole
Sulla base delle indicazioni messe a disposizione dal Comitato Tecnico Scientifico, istituito dal Commissario straordinario della Protezione Civile, il Ministero della Salute ha provveduto ad aggiornare la circolare del 01/02/2020 che conteneva “Indicazioni per la gestione degli studenti e dei docenti di ritorno o in partenza verso aree affette della Cina”.
Di fronte alla crescita del livello di diffusione del coronavirus 2019-nCoV in Cina l’aggiornamento della circolare è ispirato, coerentemente con tutti i precedenti provvedimenti del Ministero, al principio di massima precauzione. Nelle prossime settimane è, infatti, previsto il rientro di studenti che si trovano attualmente in Cina.
La circolare riguarda i bambini che frequentano i servizi educativi dell’infanzia e gli studenti, fino alla scuola secondaria di secondo grado, di ogni nazionalità, che nei 14 giorni precedenti il loro arrivo in Italia siano stati nelle aree della Cina interessate dall’epidemia.
La misura di precauzione prevista in questi casi è quella di una sorveglianza attiva, quotidiana, del “Dipartimento di prevenzione della Asl di riferimento” attivato dal dirigente scolastico su segnalazione della famiglia. Tale monitoraggio consiste nella puntuale verifica della febbre e dei sintomi tipici del nuovo coronavirus 2019-nCoV.
Fermo restando il diritto inalienabile di bambini e ragazzi, di qualsiasi nazionalità, di frequentare liberamente e regolarmente la scuola in assenza di evidenti e conclamate controindicazioni di carattere sanitario, in uno spirito di massima precauzione, il Dipartimento favorisce una “permanenza volontaria fiduciaria” a casa sino al completamento del periodo di 14 giorni dalla partenza dalla Cina.
Il Ministero della Istruzione, con il quale l’aggiornamento della circolare è concordato, con un suo autonomo provvedimento darà indicazione ai dirigenti scolastici affinché tali assenze siano considerate giustificate.
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7 febbraio 2020: confermata positività ai test di uno degli italiani rientrati da Whuan
L’Istituto Superiore di Sanità ha appena comunicato alla task-force del Ministero della Salute l’esito positivo del test di conferma su uno dei rimpatriati da Wuhan e messo in quarantena nella città militare della Cecchignola.
Il paziente è attualmente ricoverato all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma con modesto rialzo termico ed iperemia congiuntivale.
L’Istituto sta coordinando l’organizzazione della sorveglianza epidemiologica a livello nazionale e supporta i laboratori di riferimento regionali per garantire una prima diagnosi tempestiva. Nei casi di positività al primo test l’Istituto effettua le analisi di conferma comunicandole alla task-force del Ministero della Salute.
7 febbraio 2020: i voli restano chiusi
Nella riunione della task force di oggi è stato confermato che i voli tra Italia e Cina resteranno chiusi così come previsto dall’ordinanza firmata dal ministro il 31 gennaio 2020 e che si continuerà a lavorare per implementare le misure già attivate nelle ultime settimane.
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6 febbraio 2020: uno dei 56 italiani rimpatriati positivo ai test e trasportato allo Spallanzani
“Nell’ambito delle misure di controllo definite per i 56 italiani rimpatriati dalla zona di Wuhan in Cina, ed attualmente in isolamento nella città militare della Cecchignola a Roma, le analisi condotte sui tamponi hanno evidenziato questa mattina un sospetto di Coronavirus 2019-nCoV“. È quanto si legge in una nota diffusa dal ministero della Salute.
“Conseguentemente- prosegue la nota- sono stati decisi ulteriori accertamenti che verranno eseguiti sul soggetto che verrà trasferito e posto in isolamento all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma“.
6 febbraio 2020: restano critiche le condizioni dei due turisti cinesi
I due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, positivi al test del nuovo Coronavirus, continuano a essere ricoverati nella terapia intensiva dello Spallanzani. Le loro condizioni cliniche restano invariate, con parametri emodinamici stabili. La prognosi è tuttora riservata. È quanto si legge sull’ultimo bollettino medico diffuso dall’Istituto nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.
I due pazienti cinesi, si legge ancora nell’ultimo bollettino medico, ricevono dallo scorso 4 febbraio una terapia antivirale sperimentale.
“Tali farmaci- si legge nella nota- sono indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come i più promettenti sulla base dei dati disponibili. Il lopinavir/ritonavir è un antivirale comunemente utilizzato per l’infezione da HIV, che mostra attività antivirale anche sui Coronavirus. Il remdesivir è stato ottenuto grazie alla disponibilità dell’azienda farmaceutica produttrice, attraverso una procedura effettuata tempestivamente grazie all’impegno del Comitato Etico del nostro Istituto, dell’AIFA, delle dogane, e dell’USMAF di Milano Malpensa”.
Il remdesivir è un antivirale “già utilizzato per la malattia da virus Ebola– si legge infine nel bollettino- ed è potenzialmente attivo contro l’infezione da nuovo Coronavirus”.
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5 febbraio 2020: a Roma controlli con termoscanner in aeroporto
Aeroporti di Roma in una nota informa che, “dopo la fase di test degli ultimi due giorni, sono partiti oggi i controlli della temperatura corporea per i passeggeri in arrivo allo scalo di Fiumicino, come disposto dal ministero della Sanità. Sono stati allestiti tre check-point centralizzati, uno presso il Terminal 1 e due al Terminal 3, e predisposte in totale 11 corsie di controllo, tutte dotate di termoscanner, 3 al Terminal 1, 3 al Terminal 3 per i voli Shengen e 5 agli arrivi internazionali al Terminal 3″.
Spiega ancora la nota: “Ogni corsia è presidiata da addetti sanitari che, tramite un tablet, sono in grado di rilevare la temperatura corporea misurata dai termoscanner. L’intera fase di controllo dura al massimo 2 secondi e non si registrano code tra i passeggeri. I termoscanner utilizzati da Aeroporti di Roma sono di ultima generazione e si aggiungono a quelli già disponibili nel canale sanitario allestito nel 2016 e sono in grado di supportare le operazioni aeroportuali sia in condizioni ordinarie che straordinarie, come quelle attuali”.
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4 febbraio 2020: si aggravano le condizioni dei due turisti cinesi allo Spallanzani
Si sono aggravate le condizioni di salute della coppia di cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, attualmente ricoverati presso l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani.
Secondo l’ultimo bollettino medico “nelle ultime ore hanno avuto un aggravamento delle condizioni cliniche a causa di una insufficienza respiratoria, pertanto è stato necessario un supporto respiratorio in terapia intensiva. I pazienti sono monitorati in maniera continuativa e sono sottoposti a tutte le cure, anche farmacologiche del caso, compresi farmaci antivirali sperimentali. Le attuali condizioni cliniche sono quindi compromesse ma stazionarie, per cui i medici che li hanno in cura si riservano la prognosi”.
4 febbraio 2020: ricoverati 11 sintomatici
All’Istituto nazionale per le Malattie infettive Lazzaro Spallanzani “sono ricoverati in questo momento 11 pazienti sintomatici provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia. Tutti sono stati sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus, tutt’ora in corso”. Lo fa sapere l’Istituto nell’ultimo bollettino.
“Per quanto riguarda le 20 persone che non presentano alcun sintomo e che hanno avuto contatto con la coppia cinese positiva all’infezione da nuovo coronavirus, continuano ad essere osservate- si legge nel bollettino-. Sono tutte in buone condizioni generali e la loro salute non desta preoccupazioni. A tutte le persone di nazionalità cinese attualmente ospitate vengono serviti pasti tipici della cultura cinese e sono assistiti da mediatori volontari che si occupano di agevolare le comunicazioni. La loro permanenza nella struttura sanitaria segue gli accorgimenti che l’ospedale è uso assicurare a tutti i pazienti”.
Infine, l’Istituto Spallanzani precisa che “ad oggi sono stati dimessi 26 pazienti dopo il risultato negativo del test per la ricerca del nuovo coronavirus”.
4 febbraio 2020: più medici in porti e aeroporti
Si è riunita questa mattina la task-force coronavirus 2019-nCoV del Ministero della Salute alla presenza del ministro, Roberto Speranza. Presa la decisione, insieme alla Protezione Civile, di rafforzare sensibilmente i controlli e il personale medico e sanitario in tutti gli aeroporti e i porti. A Roma Fiumicino si stanno attivando in queste ore corridoi sanitari e scanner termici su tutti gli arrivi.
4 febbraio 2020: accordo con Twitter contro fake news
“Un’attenzione particolare, in questa fase, va riservata alla gestione della corretta comunicazione e al contrasto alle false notizie. Sono felice dell’accordo fatto con Twitter che da oggi indirizzerà ogni ricerca e hashtag al Ministero della Salute. Un aiuto in più contro un pericoloso virus… le fake news”. Così ha commentato, il ministro Speranza, l’iniziativa messa in campo da oggi con il popolare social network. Il Ministero della Salute sta dialogando anche con Google che ha adottato, a livello globale, una iniziativa analoga con WHO.
3 febbraio 2020: atterrato l’aereo con gli italiani bloccati a Wuhan
È atterrato all’aeroporto militare di Pratica di Mare, in provincia di Roma, l’aereo che sta riportando in Italia i 56 italiani rimasti bloccati nella città cinese di Wuhan per l’epidemia di coronavirus. A darne notizia è il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che lo scrive su Twitter postando una foto dalla pista: “Appena atterrati a Pratica di Mare. Grazie al personale medico, militare e a tutte le articolazioni dello Stato che hanno lavorato per riportare in Italia i nostri connazionali a Wuhan”.
A quanto apprende l’agenzia Dire i connazionali rientrati da Wuhan, in procinto di essere trasferiti alla Cittadella militare della Cecchignola a Roma, saranno sottoposti ad una fase di sorveglianza sanitaria e saranno tenuti in osservazione clinica a cura di medici e infermieri dell’Esercito, tutti provenienti dal policlinico militare “Celio”. Non si tratta quindi di una vera e propria quarantena. Nel team sanitario l’Esercito fornirà anche ufficiali per il supporto psicologico, qualora necessario.
Per riportare a casa gli italiani fermi a Wuhan era decollato ieri mattina, sempre dall’aeroporto di Pratica di Mare, un aereo militare KC-767A del 14esimo Stormo dell’Aeronautica Militare. L’aereo è atterrato a Wuhan ieri sera, fermandosi giusto il tempo necessario all’imbarco per poi ripartire e tornare in Italia senza fare scali (sull’aereo c’erano quattro piloti). A bordo tutto è stato predisposto per gestire la situazione, con infermieri specializzati e medici, ma anche con la possibilità di separare diversi ambienti nel caso qualche passeggero avesse accusato sintomi di contagio.
3 febbraio 2020: ricoverato un altro straniero allo Spallanzani
Da ieri sera è ricoverato allo Spallanzani di Roma un paziente straniero con condizioni compromesse. Ne dà notizia il bollettino medico dell’Istituto nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, spiegando che attualmente il paziente si trova in rianimazione. È in corso sul paziente il test per il Coronavirus e se ne attendono i risultati. Così
Intanto, restano stazionarie le condizioni di salute della coppia di nazionalità cinese risultata positiva al test del Coronavirus, che si trova attualmente ricoverata allo Spallanzani di Roma. Entrambi, marito e moglie, presentano polmonite vitale con interessamento alveolo interstiziale bilaterale.
Sono poi ricoverati allo Spallanzani sotto osservazione 19 pazienti. Altri 20- che hanno avuto contatto con la coppia cinese positiva all’infezione- sono anch’essi sotto osservazione Le loro condizioni di salute sono buone e resteranno in quarantena fino al termine del periodo previsto dalle procedure.
Dimesse invece altre 20 persone dopo il risultato negativo del test per la ricerca del Coronavirus. Tra questi ci sono l’uomo di nazionalità romena e la donna di nazionalità cinese residente a Frosinone.
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2 febbraio 2020: Coronavirus isolato allo Spallanzani
I virologi dell’Istituto nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”, a meno di 48 ore dalla diagnosi di positività per i primi due pazienti in Italia, sono riusciti, primi in Europa, ad isolare il virus responsabile dell’infezione. Avere a disposizione in modo così tempestivo il virus è un passo fondamentale, che permetterà di perfezionare i metodi diagnostici esistenti ed allestirne di nuovi. E’ quanto si legge in una nota dell’Ospedale.
La disponibilità nei laboratori del nuovo agente patogeno permetterà inoltre di studiare i meccanismi della malattia per lo sviluppo di cure e la messa a punto del vaccino. La sequenza parziale del virus isolato nei laboratori dello Spallanzani, denominato 2019-nCoV/Italy-INMI1, è stata già depositata nel database GenBank, ed a breve anche il virus sarà reso disponibile per la comunità scientifica internazionale.
Maria Capobianchi, direttore del laboratorio di Virologia dell’INMI, ha dichiarato: “Il risultato ottenuto oggi è il frutto del lavoro di squadra, della competenza e della passione dei virologi di questo Istituto, da anni in prima linea in tutte le emergenze sanitarie nel nostro Paese”.
Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’INMI, ha aggiunto: “L’isolamento del virus ci permetterà di migliorare la risposta all’emergenza coronavirus, di conoscere meglio i meccanismi dell’epidemia e di predisporre le misure più appropriate”.
“Il risultato ottenuto dai nostri virologi – ha concluso Marta Branca, direttore generale dell’INMI – è una ulteriore testimonianza dell’eccellenza scientifica dello Spallanzani, istituto dove la ricerca non è mai fine a se stessa, ma ha come obiettivo ultimo e concreto il miglioramento delle cure per i pazienti”.
“Con l’isolamento del virus da parte dell’équipe di virologi dello Spallanzani si conferma l’assoluta qualità delle strutture sanitarie della nostra regione” così Alessio D’Amato, assessore alla sanità della Regione Lazio. “La grande professionalità dei nostri medici, biologi e ricercatori – ha concluso Roberto Speranza, ministro della Salute – ci fornisce ulteriori strumenti di contrasto per fronteggiare questa emergenza sanitaria, e conferma la qualità e l’efficienza del nostro Servizio sanitario nazionale su cui dobbiamo continuare ad investire”.
2 febbraio 2020: i due cinesi ricoverati hanno la polmonite
“In merito ai due cittadini di nazionalità cinese provenienti dalla città di Wuhan positivi al test del nuovo coronavirus, attualmente ricoverati presso l’Istituto Nazionale per le Malattie infettive Lazzaro Spallanzani, si comunica che le loro condizioni cliniche sono in continuo monitoraggio da parte del personale della struttura sanitaria. Si conferma che i medesimi cittadini cinesi pur mantenendo condizioni cliniche discrete presentano entrambi polmonite virale con interessamento alveolo interstiziale bilaterale”. Cosi’ nell’ultimo bollettino dei medici dello Spallanzani.
“Per quanto riguarda le 20 persone che hanno avuto contatto con la coppia cinese positiva all’infezione da nuovo coronavirus, continuano ad essere osservate presso l’Istituto Spallanzani. Sono tutte in buone condizioni generali e la loro salute non desta preoccupazioni. In caso di evoluzioni del quadro clinico, verranno dati immediati aggiornamenti”.
2 febbraio 2020: dimessi due casi sospetti
“Riguardo al paziente di nazionalità rumena, le sue condizioni di salute sono buone. I test per il nuovo coronavirus sono risultati entrambi negativi e il paziente sarà dimesso in data odierna”, si legge nel bollettino dei medici dello Spallanzani. E ancora: “Riguardo alla paziente di nazionalità cinese residente a Frosinone è in buone condizioni di salute, è risultata negativa ad entrambi i test per il nuovo coronavirus e quindi verrà dimessa in data odierna”.
Inoltre, “presso l’Istituto sono ricoverati in questo momento 23 pazienti provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia e tutti loro sono stati sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus, tuttora in corso. Altri 13 pazienti sono stati isolati nel nostro Istituto e dimessi dopo il risultato negativo dei test per la ricerca del nuovo coronavirus. Ne verranno dimessi ulteriori 5 in data odierna”.
2 febbraio 2020: domani il rientro dei nostri connazionali dalla Cina
Si è riunita questa mattina la task force coronavirus 2019-nCoV del Ministero della Salute alla presenza del ministro della Salute, Roberto Speranza, e del Commissario straordinario, il capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli. È stato fatto il punto della situazione sui controlli e sulle misure che riguardano porti e aeroporti e sulla partenza del volo militare che riporterà nel nostro Paese gli italiani da Wuhan su cui è imbarcato anche il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri.
Un focus è stato dedicato al servizio 1500 e alle domande più frequenti poste da cittadini italiani e stranieri al numero verde.
I circa 70 italiani bloccati nella città cinese di Wuhan dovrebbero atterrare in Italia domattina (lunedì) all’alba dall‘aeroporto militare di Pratica di Mare. Da lì è partito stamane un aereo militare, un KC-767A del 14esimo Stormo dell’Aeronautica Militare, per andarli a prendere. Il velivolo atterrerà a Wuhan e resterà lì giusto il tempo dell’imbarco. Il volo dovrebbe ripartire dalla Cina questa sera per essere in Italia domattina: il viaggio è organizzato in modo da non dover fare scali. A bordo ci sono infermieri specializzati e medici e l’aereo è strutturato in modo da permettere la separazione di diversi ambienti nel caso qualche passeggero dovesse accusare sintomi di contagio.
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1 febbraio 2020: negativo il test per l’operaio rumeno. Stazionarie le condizioni della coppia cinese
Tredici pazienti dimessi, altrettanti in osservazione. Test negativo per il cittadino rumeno ieri in ospedale, condizioni stazionarie per la coppia cinese positiva al coronavirus: sostanzialmente sono questi i dati dell’ultimo bollettino medico dell’Istituto nazionale per le Malattie infettive Lazzaro Spallanzani.
“Presso l’Istituto sono ricoverati in questo momento 13 pazienti provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia e tutti loro sono stati sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus, tuttora in corso. Altri 13 pazienti sono stati isolati nel nostro Istituto e dimessi dopo il risultato negativo dei test per la ricerca del nuovo coronavirus”.
“In merito ai due cittadini di nazionalità cinese provenienti dalla città di Wuhan positivi al test del nuovo coronavirus, attualmente ricoverati presso l’Istituto Nazionale per le Malattie infettive Lazzaro Spallanzani, si comunica che le loro condizioni cliniche sono in continuo monitoraggio da parte del personale della struttura sanitaria”.
“La donna di 65 anni- spiegano i medici- pur mantenendo condizioni cliniche discrete ha presentato nella giornata odierna un episodio di nausea e vomito. L’uomo di 66 anni attualmente è in condizioni cliniche stazionarie, con un quadro di polmonite interstizio alveolare bilaterale. Presenta febbre associata a tosse e astenia. La coppia è sottoposta a continui controlli e monitoraggio da parte dei sanitari”.
“Riguardo al paziente di nazionalità rumena è in buone condizioni di salute ed è risultato negativo al test per il nuovo coronavirus”.
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31 gennaio 2020: Palazzo Chigi decreta lo stato di emergenza nazionale per sei mesi
Il consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza nazionale per rischio sanitario da coronavirus per 6 mesi. Ed ha deliberato uno stanziamento iniziale di 5 milioni di euro.
Lo stato di emergenza ai sensi della legge n. 225 del 1992 sulla Protezione civile e’ un provvedimento del consiglio dei ministri in virtu’ del quale il governo esercita dei “poteri sostitutivi” degli enti locali in situazioni di particolare rischio. Con lo Stato di emergenza si garantiscono interventi immediati a favore della popolazione e del territorio con mezzi e poteri straordinari. Si tratta di interventi che vengono decisi con ordinanze emanate dal capo della Protezione civile in deroga alle disposizioni di legge.
La prima ordinanza nomina il commissario delegato che avrà la responsabilità di gestire gli interventi necessari per superare la situazione di emergenza. Lo stato di emergenza non può durare oltre i 180 giorni, salvo proroga di altri sei mesi da parte del cdm. Lo stato di emergenza consente lo stanziamento di un importo ad hoc per gli interventi di soccorso, di messa in sicurezza e di accoglienza. Lo stato di emergenza deve rispettare le disposizioni legislative e l’ordinamento giuridico. Allo scadere dello stato di emergenza viene emanata l’ordinanza di chiusura in cui si stabilisce il subentro dell’amministrazione in via ordinaria.
31 gennaio 2020: Speranza, misure come per la Sars
“Alla luce della dichiarazione di emergenza internazionale dell’OMS abbiamo attivato gli strumenti normativi precauzionali previsti nel nostro Paese in questi casi, come già avvenuto nel 2003 in occasione dell’infezione Sars. Le misure assunte sono di carattere precauzionale e collocano l’Italia al più alto livello di cautela sul piano internazionale”. Queste le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine del Consiglio dei Ministri.
“Sul Nuovo coronavirus vogliamo dare un messaggio di assoluta serenità. Il Servizio Sanitario Nazionale è molto forte, abbiamo scelto fin dall’inizio di avere un livello di attenzione che è il più alto in Europa. In questo momento siamo l’unico paese che ha interrotto i collegamenti con la Cina, l’OMS ha riconosciuto pubblicamente che siamo quelli con il più alto livello di vigilanza e di salvaguardia delle persone”. Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza intervistato da Sky Tg24.
“Io non voglio fare polemica, ma penso che l’Italia debba restata unita quando ci sono queste vicende che coinvolgono le comunità a livello internazionale e mondiale. Non ci si divide tra maggioranza e opposizione. Quindi, non inseguo chi intende lucrare politicamente su questa vicenda. Per me il paese deve essere unito, giocare insieme questa sfida e vincerla” ha concluso il ministro.
31 gennaio 2020: primi due casi di contagio in Italia
È risultata positiva al test del coronavirus la coppia di cinesi in vacanza a Roma. Lo rende noto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel corso di una conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi. Si tratta della coppia di cinesi in vacanza a Roma, che nella serata di mercoledi’ era stata trasportata in ambulanza all’Istituto di Malattie Infettive ‘Lazzaro Spallanzani’ di Roma. La coppia alloggiava in un hotel in via Cavour. Sono i primi due casi di Coronavirus accertati in Italia.
Sono marito e moglie e hanno rispettivamente 66 e 67 anni. Provengono dalla provincia di Wuhan. Erano arrivati lo scorso 23 gennaio all’aeroporto di Milano Malpensa, da dove si erano spostati per un tour nelle province italiane che aveva toccato tra le varie destinazioni anche Parma. Facevano parte di una comitiva che nelle scorse aveva proseguito il viaggio verso Cassino, in provincia di Frosinone, e da dove è stata nuovamente deviata verso la Capitale quando è stato accertato che i due componenti erano positivi al coronavirus. Tutti i membri della comitiva sono stati portati allo Spallanzani per essere sottoposti ai controlli. Dell’intera comitiva, solo i due turisti provenivano da Wuhan.
La stanza di hotel in cui i due alloggiavano è stata sigillata dalla polizia e sarà controllata dalla Asl.
31 gennaio 2020: chiuso il traffico aereo con la Cina
Sono atterrati questa mattina all’aeroporto di Roma Fiumicino cinque aerei, tutti schedulati, provenienti dalla Cina (per la precisione da Haikou-Chongqing, Hangzhou, Hong Kong, Guangzhou e Tapei).
I passeggeri sono stati sottoposti tutti ai controlli di sicurezza. Gli stessi aerei ripartiranno oggi stesso per la Cina. Si tratta degli ultimi cinque voli atterrati nella Capitale, dopo la chiusura degli aeroporti italiani ai voli da e per la Cina.
31 gennaio 2020: Codacons chiede isolamento passeggeri
Tutti i passeggeri giunti oggi a Roma e Milano con gli ultimi voli partiti ieri dalla Cina deve essere isolati e sottoposti a quarantena fino a che non ci saranno certezze sul loro stato di salute. Lo afferma il Codacons, che chiede a Governo e Protezione civile l’adozione di misure straordinarie a tutela della popolazione.
“Non basta misurare la temperatura ai passeggeri e distribuire vademecum perché, considerati i lunghi tempi di incubazione del virus, tali misure appaiono ridicole – spiega il presidente Carlo Rienzi – I viaggiatori provenienti dalla Cina e atterrati oggi a Malpensa e Fiumicino devono essere immediatamente posti in isolamento e non devono entrare in contatto con altri cittadini, se non con il personale sanitario, avviando nei loro confronti la quarantena per almeno 14 giorni”.
Il Codacons chiede inoltre misure d’emergenza per tutti quei luoghi che possono rappresentare un potenziale rischio di contagio.
“Chiediamo a Governo e Protezione civile di sospendere fino a cessato allarme gli spettacoli in cinema, teatri, e altri luoghi d’assembramento, interrompere visite guidate nei luoghi affollati come il Colosseo e partite allo stadio, e disporre il dimezzamento delle corse e la disinfezione di treni, autobus e metro prima di ogni partenza, per evitare che anche in Italia scatti una epidemia – afferma Rienzi –. Devono inoltre essere resi noti tutti i luoghi visitati nel nostro paese dai due cinesi contagiati (hotel, bar, ristoranti, ecc.) attualmente ricoverati a Roma, in modo da consentire ai cittadini di evitarli”.
Infine, la Chiesa deve valutare se sospendere messe e funzioni religiose e invitare i fedeli a fruire delle celebrazioni, compreso l’Angelus di domenica prossima in Piazza San Pietro, alla tv rimanendo a casa.
31 gennaio 2020: allo Spallanzani accettazione 24 ore su 24
La Direzione sanitaria dell’Istituto Spallanzani di Roma precisa che “non è stata data nessuna disposizione di chiusura dell’Accettazione dell’ospedale, ma sono stati sospesi esclusivamente i ricoveri non urgenti. Si sottolinea che l’Accettazione è attiva 24 ore su 24″. Nella nota, spiega l’agenzia Dire (www.dire.it), la struttura ospedaliera sottolinea ancora che “nella serata di ieri è arrivato un pullman con 18 turisti cinesi tutti ricoverati per misure prudenziali. Il pullman era stato intercettato al casello autostradale di Cassino dopo una segnalazione ed è stato scortato a Roma dalla Polizia Stradale. Infine si smentisce la notizia di una conferenza stampa alle 12 presso l’Istituto”.
31 gennaio 2020: Bellanova annulla tutti gli impegni
“Comprendo l’allarme che si sta diffondendo nelle imprese italiane, anche quelle del nostro agroalimentare, dinanzi all’emergenza corona-virus e al blocco dei voli da e verso la Cina. Continuiamo a ritenere la Cina un mercato importante per il nostro Paese e per il made in Italy. Ho deciso di annullare tutti gli impegni assunti nella giornata per seguire in prima persona dal Ministero l’evolversi della vicenda. Ora la priorità è salvaguardare la salute delle persone e affrontare con serietà la situazione. Invito tutti a non strumentalizzare i timori dei cittadini. Soprattutto a non alimentare, per bassi istinti elettorali, la paura. Oggi ancor di più c’è bisogno di un Europa unita che sappia costruire con le autorità cinesi le interlocuzioni e la collaborazione necessaria per uscire quanto prima da questa situazione”. Così la Ministra Teresa Bellanova a proposito dell’emergenza coronavirus nel nostro Paese.
“Stiamo monitorando con attenzione anche la situazione nel nostro settore per le eventuali ripercussioni”, prosegue la Ministra, “e siamo in contatto con tutte le associazioni di rappresentanza. In questo momento mi sento di dire alle imprese italiane giustamente preoccupate: non siete sole. Affronteremo questo momento insieme”.
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30 gennaio 2020: negativi i campioni dei passeggeri della nave da crociera
Il laboratorio di riferimento dell’INMI Spallanzani ha comunicato che i campioni dei pazienti della nave da crociera Costa Smeralda sono risultati negativi per 2019-nCoV. La nave può essere messa in “libera pratica sanitaria”. Le autorità sanitarie stanno informando la Capitaneria di Porto.