A Genova tutti contro Oliviero Toscani per le frasi choc sulla tragedia del Morandi che ha fatto infuriare anche il web: “A noi interessa il crollo di un ponte”
Tutti contro Oliviero Toscani. Non potevano certamente passare inosservate le parole del fotografo che a “Un giorno da pecora”, parlando della foto delle sardine con Luciano Benetton, ha detto: “Ma a chi interessa che caschi un ponte? Smettiamola”. Immediata la levata di scudi da Genova.
Il primo è stato il governatore Giovanni Toti che, ieri sera, sui social ha scritto: “Siamo indignati! Toscani chieda scusa alle 43 famiglie delle vittime del Morandi, ai genovesi, ai liguri e a tutti gli italiani. Vogliamo giustizia e stiamo costruendo un ponte nuovo per la nostra città”. E, poi, ha lanciato l’hashtag #anointeressa, raccolto questa mattina dal sindaco Marco Bucci: “Ma a chi interessa che caschi un ponte? A 43 persone che hanno perso la vita, ai loro figli, genitori, mogli, mariti e amici. Alle famiglie che hanno dovuto cambiare casa e vita in pochi minuti. A una città che ha dovuto lavorare e sta lavorando sodo per arginare i mille problemi che quel crollo ha causato”.
E, ancora, scrive il primo cittadino, interessa “ai cittadini genovesi che ogni giorno vivono disagi. Alle attività industriali, al porto di Genova, alle aziende che lavorano in città. Un crollo come quello di ponte Morandi e la sua ricostruzione dovrebbe interessare ogni persona dotata di coscienza civile e umana solidarietà”.
I FAMILIARI: “USANO I NOSTRI MORTI PER DIRE IDIOZIE”
A prendere posizione, spiega l’agenzia Dire (www.dire.it), sono stati anche i familiari delle 43 vittime della tragedia del 14 agosto 2018, attraverso la presidente del loro comitato, Egle Possetti: “Ogni giorno ci aspettiamo, ormai da quasi 18 mesi, qualche nuova pensata. Ogni tanto qualcuno usa i nostri morti per mettersi in mostra o per comunicare idiozie…”. Per Possetti, a Toscani “potrà non interessare che sia caduto un ponte in Italia nel 2018, potrebbe essere che lui viaggi sempre in elicottero. In effetti, passare su un ponte francamente è un po’ da ‘plebei’. Purtroppo, tanti italiani ci viaggiano ogni giorno e qualche persona sotto a ‘quel ponte’ ci è rimasta per sempre, certamente non per qualche strano fulmine vagante, 43 morti innocenti per lui conteranno poco, ma per noi erano tutto”.