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Apnea ostruttiva del sonno legata a diabete tipo 2

Russamento e apnee notturne sono disturbi del sonno piuttosto frequenti che possono causare disagi: il ruolo dell'ortodontista

L’insorgenza del diabete di tipo 2 sembra correlata con l’apnea ostruttiva del sonno secondo uno studio pubblicato sul Journal of Diabetes

Gli adulti con apnea ostruttiva del sonno possono avere maggiori probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2 rispetto a quanti non soffrono di questo disturbo respiratorio. Ce lo dicono i risultati di una meta-analisi pubblicata di recente sul Journal of Diabetes.

«L’ipossia intermittente e la frammentazione del sonno sono caratteristiche fisiopatologiche dell’apnea ostruttiva del sonno e probabilmente fanno parte del percorso che porta al diabete di tipo 2», hanno scritto Dongsheng Hu del College of Public Health, Università di Zhengzhou, Cina e colleghi. «Le possibili vie intermedie attraverso le quali questi due disturbi influenzano il metabolismo del glucosio comprendono un aumento dell’attività simpatica, un’alterazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrenale, un aumento dello stress ossidativo, l’attivazione di alcune vie infiammatorie e un’alterazione dei livelli delle adipocine circolanti».

Apnea ostruttiva del sonno
L’apnea ostruttiva del sonno (OSA, obstructive sleep apnea) è una condizione medica caratterizzata da interruzioni nella respirazione durante il sonno dovute all’ostruzione totale o parziale delle vie aeree superiori.

Si ha apnea quando l’interruzione del respiro va dai 10 secondi a meno di 3 minuti; si ha invece ipopnea in presenza di una riduzione parziale del respiro e si verifica il RERA (Respiratory Effort Related Arousal) in presenza di una limitazione della respirazione con progressivo aumento dello sforzo respiratorio, seguito dalla ripresa improvvisa della respirazione normale, fino all’instaurarsi di un nuovo ciclo. Il disturbo interessa più gli uomini delle donne e in queste ultime è più frequente dopo la menopausa.

Le condizioni che favoriscono l’insorgenza delle apnee del sonno sono obesità/sovrappeso, ostruzione delle vie aeree superiori (naso, bocca, gola), abuso di bevande alcoliche prima di andare a dormire e assunzione di sonniferi.

I sintomi includono eccessiva sonnolenza diurna, irrequietezza, il russare, risveglio ricorrente e mal di testa mattutino. La diagnosi si basa sull’anamnesi del sonno e sulla polisonnografia. Il trattamento consiste nell’applicazione di una ventilazione continua a pressione positiva, di apparecchi orali e, nei casi refrattari, nella chirurgia. Con il trattamento, la prognosi è buona. La maggior parte dei casi non viene diagnosticata e trattata ed è spesso associata a ipertensione, fibrillazione atriale e altre aritmie, insufficienza cardiaca e infortunio o morte per incidenti automobilistici e di altro tipo derivanti dall’ipersonnolenza.

Analisi aggregata di più studi di coorte
Il team di ricerca ha determinato il rischio relativo (RR) di sviluppare il diabete di tipo 2 negli adulti con e senza OSA in un’analisi aggregata di 16 studi di coorte. In totale contemplavano un follow-up mediano di 10,5 anni e, complessivamente, il diabete di tipo 2 è stato identificato in 19.355 dei 338.912 partecipanti.

I partecipanti con OSA con un numero di eventi di apnea/ipopnea ogni ora compresi tra 5 e 14,9 avevano un rischio relativo per il diabete di tipo 2 più elevato rispetto a quelli senza OSA (RR=1,4), mentre per i soggetti con lieve apnea del sonno l’RR era pari a 1,16.

I partecipanti con OSA mostravano un RR più elevato per il diabete di tipo 2 anche quando i ricercatori hanno considerato solo gli studi nei quali i risultati erano stati aggiustati in base all’indice di massa corporea e/o alla percentuale di grasso corporeo (RR=1,44), il che «dimostra ulteriormente che l’OSA aumenta il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 non semplicemente attraverso l’obesità come fattore di rischio» hanno commentato gli autori.

Inoltre, per ogni ulteriori cinque eventi di apnea/ipopnea all’ora, vi era un aumento dell’8% del rischio di diabete di tipo 2 per i pazienti con OSA (RR=1,08).

«Questa meta-analisi fornisce forti evidenze a supporto dell’associazione lineare dose-risposta tra l’apnea ostruttiva del sonno e il diabete di tipo 2. Il rischio di sviluppare la malattia cresce all’aumentare della gravità dell’OSA, il che suggerisce che dovremmo rilevare e trattare questo disturbo in anticipo per prevenire il diabete di tipo 2», hanno concluso i ricercatori.

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