Microchip per i gatti obbligatorio anche in Puglia grazie alla nuova legge regionale sul randagismo approvata nei giorni scorsi
Il 2020 è un anno importante per i gatti. Dopo la Lombardia (regione nella quale è obbligatorio microchippare i gatti dal 1° gennaio scorso), anche la nuova legge regionale pugliese sul randagismo introduce l’obbligo di microchip per i felini con la contestuale iscrizione nell’Anagrafe regionale degli animali da compagnia.
La previsione è contenuta nell’articolo 16 della nuova legge pugliese, approvata il 28 gennaio scorso, per la quale il Coordinamento regionale Enpa della Puglia ha avuto un ruolo importante. La norma prevede l’obbligo di microchippatura e di iscrizione “entro due mesi dalla nascita o entro dieci giorni dal possesso”. Non sarà più consentito dare in adozione un gatto privo di microchip. La legge della Puglia prevede inoltre l’iscrizione in Anagrafe di tutti i gatti liberi e quelli delle colonie feline.
Come avviene per i cani, la microchippatura e l’iscrizione nell’Anagrafe degli animali da compagnia dei gatti (di proprietà o liberi) saranno adempimento a carico delle Asl (per i felini liberi) o dei veterinari liberi professionisti (per i gatti domestici). Il microchip per i gatti è un elemento di sicurezza per i detentori, di tutela degli animali e riduce il fenomeno del randagismo felino e degli abbandoni.
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