Vitalizi dei parlamentari: Ilon Staller denuncia disparità di trattamento tra Camera e Senato e si dice pronta a lasciare l’Italia
“Noi deputati non siamo pecore nere. Non siamo angeli neri. Non siamo diavoli. Cosa facciamo: ai senatori diamo i vitalizi e a noi calci in culo?” Ilona Staller è turbata. Al Senato la Commissione contenziosa potrebbe ripristinare i vitalizi per i membri di palazzo Madama. A Montecitorio non andra’ cosi’.
L’attrice ungherese naturalizzata italiana, nota ai piu’ con lo pseudonimo di Cicciolina, denuncia la disparità di trattamento. “Sono incazzata nera”, sibila alla buvette di Montecitorio, tra un caffe’ e il disbrigo di una pratica. Da ex deputata – X legislatura, partito Radicale dal 1985 al 1992, quindi nel 1992 Partito dell’Amore – Staller rimarrebbe tagliata fuori dal ripristino. In regime di autodichia, infatti, le decisioni di una Camera non si trasferiscono automaticamente all’altra.
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I suoi strali hanno dunque un primario obiettivo: Luigi Di Maio. “Caro Di Maio da dove tirate fuori i soldi per gli ex senatori? A noi ex deputati non ci dovete dare calci in bocca…”, e’ il messaggio dell’attrice all’ex capo M5s. Di piu’: aggiunge considerazioni personali sul cursus honorum del ministro degli Esteri: “Ha studiato giurisprudenza Di Maio? Io so che faceva il bibitaro… In ogni caso non me ne puo’ fregare di meno di quello che fa. Ho letto che si e’ dimesso e va bene cosi’”. La ex parlamentare si dice preoccupata per lo stato delle finanze pubbliche. “L’Italia deve cambiare rotta perche’ prevedo un anno molto difficile e il prossimo sara’ ancora peggio. Mi chiedo: da dove li prendono i soldi per pagare i senatori? E poi sento dire che vogliono ridurre molto il reddito di cittadinanza. Ah… Se io fossi stata in campagna elettorale con Di Maio e avessi avuto la possibilita’ di elargire il reddito di cittadinanza, a quest’ora sarei ‘straministro’, starei a Strasburgo…”.
Ilona Staller ricorda che “c’e’ molta poverta’ in Italia, molta gente speranzosa di avere il reddito di cittadinanza. Vedo gente che rovista nell’immondizia sotto casa e mi si stringe il cuore. Ma se ora lo riducono come la mettiamo? Io non voglio che sia eliminato, come qualcuno ha detto. Mi chiedo solo da dove tireranno fuori i soldi. Eppure al governo c’e’ gente che prende centinaia di migliaia di euro. Cari Di Maio e Salvini, incominciate a dimezzare i vostri cazzi di stipendi che sono troppi…”. L’attrice fara’ ricorso contro la decisione del Consiglio di sorveglianza di Montecitorio sui vitalizi, per chiedere la parita’ di trattamento col Senato. “A me da 3100 euro lordi al mese mi hanno messo a mille euro al mese, ed erano pure pignorati da cinque anni. Come faccio io- aggiunge- a vivere con quei soldi? Potevo anche morire di fame. Meno male che mi sono messa a lavorare”. Le posizioni controcorrente rischiano di nuocerle anche in ambito professionale.
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“Sono un personaggio scomodo, per questo non mi vogliono in Rai. Me lo ha detto anche Amadeus, un giorno che stavo andando da Costanzo. Allora io mi chiedo: va bene la Staller per pagare le tasse in Italia, pero’ non va bene per darle il vitalizio? Eppure io ho preso i miei 20mila voti. Ero seconda a Marco Pannella e mi stanno trattando a pesci in faccia”. In questa Italia non c’e’ spazio per il partito dell’Amore.
“Oggi troppi inciuci. Quella era una cosa che misi in mano a Moana perche’ io ero incinta e non potevo scorazzare in campagna elettorale. Ma lei non era capace”, ricorda Staller, che torna ad attaccare i Cinque Stelle. “Grillo e’ stato un furbetto. Mi ha copiato. Dice esattamente le stesse cose che dicevo io prima. Io sono una democratica, sono sempre stata di sinistra. Adoravo Marco Pannella e non sono una voltagabbana come Rutelli. Non amo il fascismo e non l’ho mai amato. Sono schietta, libera mentalmente, sono per il popolo italiano. Mi chiedo: ai ‘neri-neri-neri’ danno 800 euro e io che sono ‘bianca-bianca-bianca’ prendo quanto uno ‘nero-nero-nero’? Lo Stato come garantisce il mio modo di vivere e la mia sopravvivenza? Cosi’ come stanno le cose, nessuno mi rappresenta. Con un governo cosi’ mi sa che me ne vado dall’Italia”.