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Hikikomori: A Bologna uno spazio per socializzare

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A Bologna nasce uno spazio protetto per far socializzare gli hikikomori grazie a un progetto proposto dall’associazione genitori

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Un “luogo protetto di socializzazione” destinato agli hikikomori, cioè i ragazzi vittima di isolamento patologico. E’ il cuore di un progetto che sta per essere avviato a Bologna, più precisamente al Navile, negli spazi del centro socioeducativo di via Dall’Arca. Il progetto si chiama “Dare spazio” ed è stato presentato al Quartiere dall’Associazione hikikomori Italia genitori onlus, con l’obiettivo di offrire a ragazzi e ai giovani in condizione di “ritiro sociale volontario” un luogo protetto di socializzazione all’interno di spazi già dedicati ai giovani: così viene spiegato in un atto approvato dalla direzione del Navile.

Il progetto “è stato positivamente valutato dalla responsabile del Servizio educativo scolastico territoriale e dal presidente del Quartiere – continua il provvedimento come spiega l’agenzia Dire (www.dire.it) – come importante attività di integrazione sociale dei ragazzi e per il loro positivo inserimento nel tessuto del territorio”. Il progetto inizierà nel corso di questo mese e durerà complessivamente un anno, con uno step intermedio dopo sei mesi al termine del quale si valuteranno i risultati in corso d’opera. Nell’atto, infine, si specifica che la responsabile del Servizio territoriale e il presidente del Quartiere, Daniale Ara, hanno individuato il centro socioeducativo di Quartiere “Et 30” di via Dall’Arca “quale sede idonea ad ospitare il progetto negli orari in cui non sono attualmente previste attività socioeducative”.

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