Sudan, l’ex presidente Bashir sarà processato per genocidio dalla Corte dell’Aja: la decisione del governo nel corso dei colloqui di pace in Darfur
Il governo di transizione del Sudan ha acconsentito alla richiesta della Corte penale internazionale di poter processare l’ex presidente Omar Al-Bashir per crimini di guerra e genocidio. La decisione è stata assunta dal Consiglio sovrano, l’organismo di governo istituito dopo il rovesciamento di Bashir ad aprile, nel corso dei colloqui con i gruppi ribelli nella regione del Darfur. Qui da fine dicembre sono infatti riprese le violenze, che hanno già causato un’ottantina di morti e decine di migliaia di sfollati.
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“La giustizia non può realizzarsi finché le ferite non vengono curate”, il commento del portavoce di Khartoum, Mohammed Hassan Al-Taishi. Le accuse mosse dalla Cpi sono relative al conflitto che colpì il Darfur tra il 2001 e il 2003, e in cui persero la vita circa 300mila civili. Secondo la Corte dell’Aja, il responsabile dell’eccidio fu proprio l’ex capo dello Stato, la cui aggressione avrebbe avuto come scopo l’eliminazione della minoranza etnica locale. Nell’inchiesta condotta dalla Cpi figurano anche altri ex vertici dello Stato e delle Forze armate.