Il M5s in piazza Santi Apostoli a Roma contro i vitalizi. L’ex capo politico Di Maio: “Questa è una piazza che ama l’Italia”
Il Movimento 5 stelle torna in piazza, a Roma, per protestare contro i vitalizi su cui l’ex parlamentare Ilona Staller ha lanciato una battaglia.
“Questa è una piazza che ama l’Italia, noi siamo i cittadini italiani che vogliono garantire a tutti uguaglianza e libertà. E lo fanno amando il nostro Paese. Siamo orgogliosi di essere cittadini italiani”, ha detto Luigi Di Maio intervenendo in piazza Santi Apostoli.
“Voi siete quella bandiera, voi siete i valori di quella bandiera”. Appena la piazza ha intonato l’Inno di Mameli e Novaro, anche Di Maio si è associato, prima timidamente e poi con maggiore convinzione.
“Questa è una piazza che ama l’Italia, noi siamo i cittadini italiani che vogliono garantire a tutti uguaglianza e libertà”, ha aggiunto il ministro degli Affari esteri, ma “vogliamo istituzioni e politica all’altezza dei valori che rappresenta quella bandiera“.
“Non so quanti di voi conoscono il significato di quei colori. Il verde… il primo verde che è apparso sulle prime bandiere significava la natura, la natura dei diritti naturali, eguaglianza e libertà dell’individuo. Il bianco rappresenta la fede, credere nella giustezza e verità, l’impegno preso. Il rosso è l’amore per il nostro paese”.
PAOLA TAVERNA: “NOI SIAMO PERFETTI”
“Noi siamo perfetti per questo Paese”, infatti “quelli che oggi difendono i vitalizi sono quelli che attaccano il reddito di cittadinanza”, e “questa è la parte giusta”, è “quella che pensa che nessuno deve rimanere indietro”. Paola Taverna, senatrice M5S e vicepresidente a Palazzo Madama, lo dice dal palco M5S di Roma. “Cinque milioni di poveri abbiamo trovato in questo Paese e devi morì povero”, prosegue Taverna, “noi combattiamo ogni giorno per le cose giuste”, perché “uno stato di diritto non dimentichi mai di essere uno stato sociale”.
Certo, dice rivolta alla piazza come riferisce l’agenzia Dire (www.dire.it), “dobbiamo stare sempre insieme, questa è l’unica forza che abbiamo” e, prosegue Taverna, “quando finisco il mio lavoro prendo la mia macchina e torno in periferia, dalla mia mamma, ciao mamma”, prosegue, “quanti vili attacchi, ma chi ci difende? Io vi chiedo di difenderci”.