Tosse e asma: nuove linee guida negli USA


Pubblicate su CHEST le nuove raccomandazioni per la gestione della tosse associata ad asma o a bronchite non asmatica eosinofilica

Pubblicate su CHEST le nuove raccomandazioni per la gestione della tosse associata ad asma o a bronchite non asmatica eosinofilica

Sono state pubblicate su CHEST le nuove raccomandazioni dell’American College of Chest Physicians (ACCP) relative alla misurazione non invasiva dell’infiammazione a carico delle vie aeree respiratorie e alla gestione della tosse associata ad asma o a bronchite non asmatica eosinofilica.

Frutto del lavoro di un panel di esperti, il documento si compone di 4 raccomandazioni emerse a seguito di consensus Delphi. A monte, il panel ha condotto una ricerca sistematica della letteratura focalizzata sulla valutazione e il trattamento della tosse persistente in pazienti con asma e NAEB, servendosi di metodi che coinvolgevano l’impiego di marker non invasivi.

Nonostante l’ampia disponibilità di dati di evidenza di elevata qualità per la gestione del trattamento dell’asma, il panel di esperti ha notato che i risultati della review di letteratura riflettevano la mancanza di trial di qualità metodologica elevata sul ruolo delle misure non invasive dell’infiammazione delle vie aeree respiratorie e del trattamento della tosse cronica associata ad asma e a NAEB. Di qui il loro auspicio che i prossimi studi condotti sull’argomento includano misure oggettive di misurazione della tosse per comprendere l’effetto delle terapie per l’asma su questo sintomo.

Lasciando al lettore la disamina completa del documento per le sue opportune valutazioni e approfondimenti, Pharmastar propone, qui di seguito, una breve sintesi delle raccomandazioni emerse in questo documento.

Raccomandazioni per la misurazione dell’infiammazione a carico delle vie aeree respiratorie
Il panel raccomanda il ricorso a metodi non invasivi per valutare lo stato infiammatorio delle vie aeree respiratorie in pazienti con tosse cronica associata ad asma, inclusa la misurazione di alcuni marker infiammatori quali la conta di eosinofili nel sangue o nell’espettorato, nonché della frazione di ossido nitrico esalata (FeNO).

I marker che documentano la presenza di infiammazione eosinofilica delle vie aeree respiratorie sono risultati associati ad una predittività di risposta più favorevole agli steroidi inalatori (ICS) (Grado di evidenza: 2B)

Raccomandazioni per il trattamento della tosse variante asma
Nei pazienti asmatici nei quali la tosse cronica si manifesta come unico sintomo (condizione detta anche “tosse variante asma”), il panel raccomanda il ricorso agli ICS come trattamento di prima linea. Se la risposta a questa terapia di prima linea è incompleta o se la tosse rimane come sintomo isolato dopo trattamento con questi farmaci, il panel raccomanda di innalzare la posologia di somministrazione di questi farmaci e di prendere in considerazione un trial terapeutico con agonisti dei recettori leucotrienici. Potrebbero essere presi in considerazione i beta-agonisti inalatori, in combinazione con gli ICS (Grado di evidenza: 1B).

Raccomandazioni per il trattamento della tosse legata a NAEB
Nei pazienti che presentano tosse cronica dovuta a NAEB, si raccomandano gli ICS come trattamento di prima linea, il cui beneficio sulla tosse è stato documentato in tutti i trial comparativi sull’impiego di ICS vs. placebo (Grado di evidenza: 2B). Tuttavia, in ragione della limitata disponibilità di trial su NAEB, peraltro condotti in popolazioni numericamente ridotte, il panel ha sottolineato come quanto enunciato debba essere considerato alla stregua di una raccomandazione debole.

Raccomandazioni per il trattamento di individui con NAEB e risposta incompleta ai corticosteroidi
Se i pazienti con tosse cronica dovuta a NAEB sperimentano una risposta incompleta alla terapia con ICS, il panel raccomanda di aumentare la posologia, Se il trattamento continua a non essere efficace, i pazienti dovrebbero essere sottoposti a valutazione per la presenza di cause alternative di tosse e possono iniziare un trial terapeutico a base di agonisti dei recettori leucotrienici (Grado di evidenza: 2C).