Sensuability: a Roma fino al 14 marzo la mostra su disabilità e sessualità. Le opere, 60 tra fumetti e illustrazioni, sono esposte alla Casa del Cinema
Sono 60, tra fumetti e illustrazioni, le opere che hanno partecipato alla seconda edizione del concorso “Sensuability & Comics”, promosso dall’associazione Nessunotocchimario, con il patrocinio del Comicon, per esplorare, attraverso l’arte e il disegno, l’universo della disabilità e della sessualità. I lavori, realizzati da 34 artisti, ritraggono corpi imperfetti ma estremamente sensuali, che esprimono la bellezza e la potenza della loro diversità, strizzando l’occhiolino al cinema. Ora, tutte queste opere saranno esposte al pubblico, in una mostra che rimarrà aperta fino al prossimo 14 marzo, presso la Casa del Cinema.
Il tema che gli organizzatori hanno scelto per la seconda edizione di Sensuability & Comics, “Francamente me ne infischio“, è ispirato alla celebre frase del film “Via col Vento” e nasce con l’obiettivo di diventare un grido liberatorio, un invito a piacersi, a essere sensuali, a vivere la sessualità oltre i pregiudizi, oltre l’ossessione di corpi perfetti e performanti.
Seduta, anzi, sdraiata su un letto matrimoniale nero e rosso Armanda Salvucci, fondatrice del progetto Sensuability e dell’associazione Nessunotocchimario, insieme al regista Giovanni Lupi e alla presenza del grande vignettista Pietro Vanessi, ha spiegato le ragioni fondanti del progetto in occasione di una conferenza stampa che si è svolta a Roma nei giorni scorsi. “Tutto nasce nel 2016, quando una regista famosa ha pubblicato un annuncio in cui cercava ‘un nano che facesse tenerezza’”, spiega Salvucci. “Così, a 50 anni, ho deciso che non potevo più stare a guardare e da 4 anni porto avanti questo sogno chiamato Sensuability, un progetto a più tappe che oltre al fumetto include cinema e fotografia per parlare della disabilità. Non mi piace come si tratta, o meglio, ‘non si tratta’ questo argomento, da troppi considerato un tabù. Così è nata Nessunotocchimario, l’associazione che mi ha permesso di lanciare il progetto”.
La giuria del Concorso “Sensuability & Comic” è stata presieduta dal maestro Tanino Liberatore e composta da Fabio Magnasciutti, Frida Castelli e Luca Enoch. Il primo classificato vincerà un weekend con il vignettista Pietro Vanessi, con partecipazione ad un workshop con l’autore; il secondo la partecipazione alla stesura dello storyboard di un film che verrà realizzato nell’ambito del progetto Sensuability; il terzo degli ingressi gratuiti al Comicon.
Oltre ai lavori che hanno partecipato al concorso, un nuovo sguardo sul tema della disabilità e della sensualità lo offriranno anche le opere donate, tra gli altri, da Milo Manara, Fabio Magnasciutti, Frida Castelli, Luca Enoch, Stefano Tartarotti, Marco Gava Gavagnin e Francesca D’Amato, che sostengono l’iniziativa.
“Io non voglio essere una super eroina, i supereroi sono distanti, sono perfetti non ti ci puoi avvicinare”, racconta la fondatrice del progetto Sensuability. “Io, invece, voglio essere toccata, avvicinata; non voglio dover sublimare il mio corpo che, c’è, esiste e non voglio nasconderlo. Bisogna ripensare anche il linguaggio: diversamente abile, inclusione… io non mi sento diversamente abile, non è che non sono capace di essere alta, io non posso essere alta. Io non voglio essere inclusa, io abito il mondo come tutti. Signori, stiamo parlando di sessualità e per fortuna, quando entra in ballo la chimica, i pregiudizi dovrebbero andare a farsi friggere”.
La prima tappa del progetto Sensuability è partita nel 2017, con la realizzazione di un cortometraggio, tagliente e divertente alla visione, ma amaramente vero, con Giovanni Lupi e Rollo Martins alla regia, Davide Mancori direttore della fotografia, Andrea Maguolo, vincitore del premio David di Donatello per “Lo chiamavano Jeeg Robot”, al montaggio, e con l’amichevole partecipazione di Roberto Pedicini, come voce narrante.