Carriera, amici e salute: per i giovani sono i valori più importanti secondo un’indagine realizzata in Italia, Germania, Polonia e Russia
Mettono al primo posto la salute, la carriera e l’amore, e danno meno importanza alla politica, ai figli e alla religione. A preoccuparli, invece, non è il terrorismo ma il lavoro, i problemi abitativi, la mancanza di tutele per la vecchiaia e, in generale, le difficoltà economiche. È il profilo dei 18-30enni di oggi, fotografato un’indagine realizzata in Italia, Germania, Polonia e Russia promossa da un pool di esperti appartenenti a diversi enti. Per l’Italia, l’Eurispes; per la Germania, l’Istituto Iwak dell’Università Goethe di Francoforte; per la Polonia, il ‘Central Institute for LabourProtection’ di Varsavia, il ‘VoivodeshipLabour Office’ di Bialystok e la ‘Warsaw School of Social Psychology’; per la Federazione Russa, il ‘Centro Federale di Sociologia Teorica ed Applicata’ dell’Accademia delle Scienze di Russia (Fctas Ras) e l’Università Umanitaria Statale Russa di Mosca.
Dalla ricerca condotta su più di 2mila persone, come spiega l’agenzia Dire Giovani (www.diregiovani.it), emerge che la salute è prioritaria in tutti e quattro i Paesi (98% in Polonia, 97,8% in Italia, 86,1% in Germania, 95,3% in Russia) Il lavoro è importante per il 92,4% degli italiani, l’89,1% dei russi, l’87,5% dei polacchi, il 70,7% dei tedeschi; mentre il valore dell’amore riscuote preferenze che variano dall’84,6% dei russi al 92,2% dei polacchi. La politica, al contrario, suscita la preferenza del 61,3% degli italiani, e solo di poco più della metà dei tedeschi (55,3%), del 38,3% dei polacchi e del 36,6% dei russi. Anche il valore relativo ai figli è in declino (70,5% Italia, 68,4% Polonia, 67,6% Russia, 67,5% Germania). Così come quello della religione (36,9% Russia, 36,1% Polonia, 35,6% Germania, 32,8% Italia).
La ricerca si è concertata su diversi aspetti:
– Pianificazione della vita sempre più breve
In tutti i Paesi, i ragazzi hanno dichiarato di avere una pianificazione del futuro dei prossimi 4-8 anni, mentre l’aspettativa di vita è piuttosto bassa. I giovani russi stimano che la loro vita attiva arriverà a 56,2 anni, la durata della vita a 68,8 anni; i giovani polacchi rispettivamente a 51,1 anni e 76,6 anni; i giovani tedeschi pensano di restare attivi fino a 61,2 anni e di avere una durata di vita pari a 82,4 anni. I giovani italiani hanno espresso i risultati più elevati con una valutazione di vita attiva fino a 65,8 anni e una aspettativa di durata della vita pari a 84,5 anni. Le indicazioni relative ai progetti per figli variano in media da 1,29 a 1,69 figli. I giovani russi hanno progetti per 1,64 figli (media), i giovani italiani per 1,69 figli (media). “Quello che emerge è che l’aumento della ricchezza del Paese e delle possibilità economiche non è il requisito essenziale per l’aumento della natività- spiegano Svetlana Varlamova ed Elena Kayshauri del Centro Federale di Sociologia Teorica e Applicata dell’ Accademia della Scienze di Russia- I giovani vogliono una famiglia, ma non vogliono fare figli; e questa è una tendenza comune a tutti i paesi occidentali. A nostro giudizio, la politica dovrebbe aiutare a cambiare la percezione dell’idea di famiglia e sottolinearne l’importanza; così come il mondo dell’imprenditoria e dei media dovrebbero diventare veicolo per comunicare gli aspetti positivi di essere genitori”.
– Lavoro e casa in cima agli incubi dei giovani
Le difficoltà finanziare sono citate dal 36,8% dei tedeschi, 35,7% dei russi, 22,9% degli italiani, 22,5% dei polacchi. Gli affitti elevati sono un problema per quasi la metà dei tedeschi (48,2%), quattro polacchi e russi su dieci (rispettivamente 41,9% e 40,2%) e tre italiani su dieci (30,5%). Molto meno sentiti i problemi come la minaccia del terrorismo (8,1% in Italia, 3,5% in Russia, 2,9% in Polonia,1,9% in Germania); o la crescita di sentimenti nazionalisti (11,8% in Polonia, 11,5% in Germania, 9,7% in Italia, 9,1% in Russia). e ancora: Il colore del successo?
– Carriera, amici e salute
Il raggiungimento del successo è la misura più importante per la realizzazione della propria personalità. Il successo nella carriera (30,6% Russia, 27,8% Germania, 20,7% Polonia, 18,6% Italia); la possibilità di vivere una vita interessante (40% Germania, 39,9% Russia, 25,2% Polonia, 10,2% Italia); di avere amici (37,5% Polonia, 37,3% Russia, 36,6% Germania, 30,4% Italia); o una buona salute (38% Germania, 37,9% Polonia, 36,7% Russia, 36,2% Italia). “In Italia, rispetto ai giovani degli altri paesi, abbiamo riscontrato un numero molto più alto di ragazzi che aspirano ad un lavoro dipendente (il 63,3% rispetto al 25,8% della Polonia, al 20,1% della Germania e al 12,7% della Russia)- aggiungono Svetlana Varlamova ed Elena Kayshauri- Parallelamente, sono lo zero per centro coloro che vorrebbero essere imprenditori di grandi imprese (contro il 21,6% della Polonia, il 12,4% della Germania, il 19,6% della Russia)”.
– Via politica e sociale: Europa divisa a metà
Per quanto riguarda il valore della partecipazione, in Italia dove i il ruolo della religione e della Chiesa è forte, la partecipazione alle attività religiose è più intensa (22,1%, a fronte del 10,2% Germania, 5,1% Russia, 4,3% Polonia). Lo stesso si può dire per le attività di volontariato che coinvolgono i giovani in Italia (37,9%). In Germania e Polonia la percentuale di giovani che partecipano ad attività simili è pari alla metà (rispettivamente pari a 19,2% e 19,5%); in Russia il 27,8%. Riguardo alla partecipazione politica e civile, i giovani polacchi sono molto più vicini ai russi rispetto a tedeschi e italiani; l’unica differenza riguarda i tassi di partecipazione elettorale che in Polonia sono risultati superiori di circa il 10% rispetto alla partecipazione dei russi. La vita politica e sociale interna della Germania e dell’Italia mostra un quadro molto diverso: il coinvolgimento attraverso la partecipazione a elezioni di vari livelli, referendum, dimostrazioni e manifestazioni non ha confronto con la situazione dei vicini orientali.
I risultati dunque evidenziano che i giovani progettano solo a medio termine, ma di certo non vivono ‘giorno per giorno’. Le divergenze tra i quattro Paesi sono legate alle caratteristiche della vita politica e pubblica, ma in generale c’è un ottimismo sociale diffuso in Italia, Germania, Polonia e Russia. Più alti sono il grado di ottimismo e le dinamiche di movimento sulla scala sociale, più elevata è la collocazione del paese nella scala della competizione mondiale. La misura dell’ottimismo sociale, quindi, può essere un indicatore della valutazione del funzionamento degli ascensori sociali nella comunità. I giovani di oggi, per creare il loro futuro confidano soprattutto su se stessi, reagendo in modo autonomo. Infine, quello che emerge è che pur appartenendo a sistemi anche molto diversi tra loro, i giovani di oggi hanno la stessa idea di futuro, dimostrazione del fatto che il mondo digitale sta creando sempre di più una comunità giovanile che esprime pensieri e sentimenti autonomi al di là dei tradizionali confini degli Stati.