Coronavirus, la decisione presa da Palazzo Chigi per arginare il rischio da contagio: scuole e università saranno chiuse dal 5 al 15 marzo
Scuole chiuse fino al 15 marzo. E’ la decisione presa dal governo annunciata nel corso della riunione coi ministri a palazzo Chigi. La misura sarà presa con un decreto in vigore da oggi e sarà a valere da domani.
LE ALTRE MISURE
Evitare per 30 giorni qualunque tipo di manifestazione che preveda assembramento di pubblico: dai meeting, ai concerti, alle manifestazioni sportive. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ieri sera ha ‘convocato’ a palazzo Chigi i capigruppo parlamentari e li ha messi al corrente del vero e proprio piano di sicurezza nazionale che il governo sta per varare con un secondo dpcm dopo quello del primo marzo. Il documento arriverà oggi.
NO A STRETTE DI MANO E DISTANZA DI UN METRO
In sostanza, consigliano i tecnici del comitato operativo al governo, bisogna estendere una serie di precauzioni finora valide per le zone rosse anche alle aree del paese che non sono state investite dal virus. Di qui la necessità di adottare comportamenti e stili di vita da ‘epoca coronavirus’: bisognerà mantenere una distanza di almeno un metro nei rapporti personali, evitare luoghi affollati per gli over 75 e gli over 65 ammalati, evitare strette di mano, scambi di bottiglie e bicchieri durante le attività sportive. I tecnici consigliano inoltre di starnutire o tossire all’interno di un fazzoletto evitando contatti con le secrezioni.
CORONAVIRUS: ANZIANI STIANO A CASA
A chi ha più di 65 ed è ammalato e chi ha più di 75 anni viene rivolto l’invito preferenziale a rimanere a casa e a non frequentare luoghi affollati. Precauzioni che devono valere anche per chi ha febbre, pur non essendo entrato in contatto con persone delle aree focolaio. Ai comuni, alle associazioni e ai privati va richiesto di organizzare attività ricreative alternative da svolgersi all’aperto ma senza assembramenti.
POTREBBERO ARRIVARE MISURE PIU’ STRINGENTI
Al termine di due ore di riunione a Palazzo Chigi il vademecum viene illustrato dettagliatamente ai presidenti dei gruppi parlamentari. Di piu’: il premier confida che e’ pronto a un rafforzamento ulteriore delle misure se ve ne fosse bisogno. La risposta al coronavirus, inoltre, procederà anche sul piano sanitario. Conte annuncia l‘incremento dei posti di terapia intensiva del 50 per cento e del 100 per cento di quelli in pneumologia e in malattie infettive. Accanto a questo sarà dato corso un piano di assunzioni straordinario per 1200 tra infermieri e medici, anche ‘stressando’ le procedure concorsuali in itinere.
UN DECRETO PER RILANCIARE L’ECONOMIA
Per quanto riguarda invece il decreto che servirà a rilanciare l’economia, il premier come spiega l’agenzia Dire (www.dire.it), ha chiesto di poter procedere come previsto nel consiglio dei ministri di giovedì’, quando sarà adottata la decisione di sforare il deficit per coprire i 3,6 miliardi necessari al provvedimento. Le misure chieste da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Italia Viva andranno in un terzo decreto che potrà contare- questa l’assicurazione del presidente del consiglio- anche su altre risorse. Europa permettendo.