Gotta: febuxostat efficace anche nei dializzati


Febuxostat è un trattamento efficace e sicuro per la gotta anche nei pazienti dializzati secondo uno studio pubblicato su the Internal Medicine Journal

Febuxostat è un trattamento efficace e sicuro per la gotta anche nei pazienti dializzati secondo uno studio pubblicato su the Internal Medicine Journal

Febuxostat è un trattamento efficace e sicuro per la gotta anche nei pazienti dializzati: lo dicono i risultati di uno studio pubblicato su the Internal Medicine Journal. La strategia attuale di trattamento basata sulla riduzione dell’uricemia si basa sulla riduzione della sintesi di urati grazie agli inibitori di xantina ossidasi e sulla promozione dell’escrezione urinaria di acido urico con agenti uricosurici.

Tuttavia, la maggior parte degli agenti uricosurici, come probenecid e benzbromarone, non è raccomandata nei pazienti con compromissione renale severa.

Allopurinolo, un inibitore di xantina ossidasi, sopprime la produzione di acido urico ed è stato considerato come un trattamento di prima scelta per l’iperuricemia nella pratica clinica. Il farmaco è metabolizzato dall’aldeide ossidasi in ossipurinolo, escreto quasi interamente dai reni.

“I livelli sierici di ossipurinolo – argomentano i ricercatori nell’introduzione al lavoro – sono facilmente elevati al punto da diventare tossici nei pazienti con alterazioni a carico della funzione renale, determinando un incremento di eventi avversi come l’ipersensibilità precoce e un’efficacia insufficiente, costringendo a limitare la dose di allopurinolo necessaria a ridurre in maniera soddisfacente i livelli di uricemia”.

Febuxostat è un nuovo inibitore selettivo di xantina-ossidasi non purinico. E’ prevalentemente metabolizzato mediante glucuronazione e ossidazione epatica ed è escreto sia con le urine che con le feci. Per questi motivi, questo farmaco potrebbe rappresentare una scelta alternativa nel trattamento dell’iperuricemia e della gotta in pazienti con nefropatia cronica.

“Alcuni studi già pubblicati – continuano i ricercatori – hanno mostrato che febuxostat è ben tollerato ed efficace nei pazienti con nefropatia cronica avanzata. Tuttavia, fino ad ora, erano ancora insufficienti le evidenze a favore di un impiego del farmaco in pazienti dializzati (nefropatia cronica allo stadio 5D)”.

Di qui il nuovo studio, che si è proposto di studiare l’efficacia e la tollerabilità di febuxostat in pazienti gottosi dializzati.

Disegno dello studio
I ricercatori hanno passato in rassegna retrospettivamente i dati clinici e di laboratori di 62 pazienti dializzati (45 in emodialisi e 17 in dialisi peritoneale) affetti da gotta e trattati con febuxostat. I livelli medi dell’uricemia si sono ridotti in modo statisticamente significativo, passando da 9,36 mg/dl prima del trattamento a 3,71 mg/dl dopo 3 mesi di terapia.

Risultati principali
Dopo 3 mesi di trattamento, l’uricemia si è ridotta in modo statisticamente significativo sia nei pazienti in emodialisi che in quelli con dialisi peritoneale, per mantenersi a livelli significativamente bassi per 12 mesi.

Su 62 pazienti considerati, solo 2 hanno abbandonato il trattamento con febuxostat in ragione degli eventi avversi.

Da ultimo, i ricercatori hanno osservato che una dose iniziale di 80 mg di febuxostat si associava ad un incremento di ben 8,2 volte della probabilità di andare incontro ad eventi avversi rispetto ad una posologia del farmaco compresa nel range 20-40 mg/die.

In sintesi

In conclusione, “…febuxostat è efficace e ben tollerato nei pazienti affetti da gotta dializzati – scrivono i ricercatori -. Riduzioni brusche dei livelli di acido urico nel sangue potrebbero precipitare gli attacchi di gotta nei pazienti dializzati, suggerendo l’impiego concomitante della profilassi anti-infiammatoria quando si inizia il trattamento con questo farmaco”.