Prevenzione tumore al seno: l’autopalpazione è l’arma migliore per scoprire eventuali problemi quando sono ancora all’inizio. Ecco come fare
Ci sono tre importantissime frecce nell’arco di ogni donna, per prevenire il tumore al seno. La prima è chiedere al proprio ginecologo di controllare anche la mammella, durante le visite periodiche; la seconda è la mammografia, consigliata a partire dai 40 anni, importante per scoprire eventuali noduli che non sono palpabili. La terza, la più semplice di tutte, è l’autopalpazione del seno: ed è l’arma migliore per scoprire eventuali problemi quando sono ancora all’inizio, e per ridurre al minimo le conseguenze.
Scopriamo, insieme agli esperti del Policlinico di Milano, come si fa l’autopalpazione… è davvero un gioco da ragazze!
Lo scopo dell’autopalpazione è consentire ad ogni donna di conoscersi, in modo da essere in grado di avvertire eventuali cambiamenti nel proprio seno. L’auto-palpazione si può eseguire tranquillamente da sole: il momento migliore è una settimana dopo la fine delle mestruazioni, quando il seno è meno teso (se si è in menopausa o in gravidanza, qualsiasi giorno va bene). A partire dai 20 anni, è buona regola controllare il proprio seno una volta al mese, proprio per imparare a valutarne l’aspetto e la consistenza.
1. Due osservate speciali
Mettiti davanti a uno specchio, a torso nudo. Appoggia le mani sulle costole e osserva attentamente il seno: le cose a cui devi stare attenta sono eventuali cambiamenti di forma, rigonfiamenti, differenze ai capezzoli rispetto al passato o arrossamenti.
2. Mani in alto!
Ora alza le braccia sopra la testa, e guarda di nuovo il seno: ci sono alterazioni o rigonfiamenti che prima non si vedevano? Controlla anche il capezzolo: si è ritirato, o è diventato più sporgente? Secerne liquidi?
3. Si entra in azione
Adesso è il momento di toccare con mano, preferibilmente da sdraiate. Comincia dal seno sinistro, e appoggia la mano sinistra dietro la nuca. Con la mano destra palpa il seno ‘schiacciandolo’ contro il torace, cercando di apprezzarne la consistenza e le eventuali modificazioni: in particolare, fai attenzione a eventuali addensamenti che non avevi mai avvertito in precedenza. Ripeti con il seno destro.
Trovare un nodulo non significa automaticamente avere il tumore! Ci sono tante cosa che possono influenzare i tessuti della mammella, come gli ormoni o il ciclo mestruale. Se noti qualcosa che non ricordavi di avere, prenota subito un controllo dal tuo medico e affidati ai suoi consigli.
Vale anche per gli uomini!
Il tumore al seno, anche se con meno frequenza, può colpire pure i maschi. L’auto-palpazione, quindi, è importante anche per loro.
Come ogni cosa, l’autopalpazione è importantissima ma non è perfetta: ci sono casi in cui il tumore al seno non dà segni evidenti, e non mostra cambiamenti riconoscibili a occhio nudo. Per questo è fondamentale, oltre ad una regolare auto-palpazione, fare controlli periodici e in particolare l’ecografia mammaria (consigliata dai 30 anni o anche prima in caso di noduli, terapie ormonali o familiarità) e la mammografia (a partire dai 40 anni).
Gli operatori dedicati comunicheranno poi alla donna, in base alle necessità di ciascuna, il bisogno di integrare l’esame di base con altre metodiche più approfondite, e la cadenza dei controlli successivi. A Milano è attivo un programma di screening gratuito organizzato dalla ATS che prevede controlli periodici mammografici dai 45 ai 74 anni.
In breve
Ecco a cosa devi prestare sempre attenzione durante l’autopalpazione:
° cambiamenti di forma e dimensioni di una o di entrambe le mammelle
° rigonfiamenti o ispessimenti nel seno o nella zona dell’ascella
° rilievi, arrossamenti, affossamenti o raggrinzimenti della pelle
° noduli della mammella
° variazioni nell’aspetto dei capezzoli, o una loro rientranza improvvisa (a meno che non sia il loro aspetto naturale, o che non sia un aspetto già indagato dal medico)
° infiammazioni, arrossamenti o sensazione di calore della pelle del seno o dell’areola