Il pagamento delle pensioni sarà anticipato e sarà possibile dal 26 al 31 marzo per l’emergenza Coronavirus: lo ha annunciato il Capo della Protezione Civile Borrelli
Il pagamento delle pensioni viene anticipato per l’emergenza Coronavirus e sarà possibile ritirare i soldi dal 26 al 31 marzo. Lo ha annunciato il Capo della Protezione Civile Borrelli nel consueto punto stampa.
Con l’obiettivo di contribuire a contrastare la diffusione del Coronavirus Covid-19, Poste Italiane rende noto che “le pensioni del mese di aprile verranno accreditate il 26 marzo per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti da oltre 7.000 ATM Postamat, senza bisogno di recarsi allo sportello”.
Coloro che invece non possono evitare di ritirare la pensione in contanti, nell’Ufficio Postale, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal calendario seguente:
- I cognomi dalla A alla B giovedì 26 marzo
- dalla C alla D venerdì 27 marzo
- dalla E alla K la mattina di sabato 28 marzo
- dalla L alla O lunedì 30 marzo
- dalla P alla R martedì 31 marzo
- dalla S alla Z mercoledì 1 aprile.
“Nell’attuale emergenza sanitaria, le nuove modalità di pagamento delle pensioni hanno carattere precauzionale e sono state introdotte con l’obiettivo prioritario di garantire la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti di Poste Italiane. In questa fase, ciascuno è pertanto invitato ad entrare negli uffici postali esclusivamente per il compimento di operazioni essenziali e indifferibili, in ogni caso avendo cura, ove possibile, di indossare dispositivi di protezione personale; di entrare in ufficio solo all’uscita dei clienti precedenti; tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno degli uffici che nelle sale aperte al pubblico” spiega una nota stampa di Poste Italiane.
Decreto Cura-Italia: Inps pronto ad attuare le misure
L’INPS è pronto ad attuare tutte le misure previste dal decreto Cura Italia. L’Istituto si trova a gestire 10 miliardi di euro, in poche settimane, per circa 11 milioni di utenti tra Cassa Integrazione e gli altri strumenti di sostegno al reddito. Uno sforzo più grosso di quello che lo scorso anno lo ha visto impegnato sul Reddito di Cittadinanza e Quota 100, sia in termini di risorse economiche che in termini di utenti.
Si precisa che non c’è nessun click day, inteso come finestra dentro la quale si possono fare domande di prestazioni. Le domande saranno aperte a tutti e ci sarà un giorno di inizio, con un click. Su questa formula, che sarà spiegata meglio a tutti gli utenti, c’è stato purtroppo un grande fraintendimento.
Il congedo parentale per i lavoratori dipendenti è già attivo: ad oggi l’Istituto registra circa 100mila richieste di congedo con periodi dal 5 marzo.
Le procedure per la Cassa Integrazione, sia quella ordinaria che in deroga, sono consolidate e ulteriormente semplificate.
I congedi per la Gestione Separata, gli autonomi, e i cinque indennizzi per professionisti e co.co.co, lavoratori autonomi, turismo, agricoli e spettacolo, saranno operativi nei prossimi giorni.
Le procedure e la domanda per il bonus babysitter sono in fase di avvio.