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Branconio e Raffaello: ebook racconta l’amicizia

Riedizione in formato e-book del libro di Gasbarrini su Branconio e Raffaello che ricostruisce il sodalizio umano-umanistico intercorso tra l’orafo aquilano e l'urbinate

Riedizione in formato e-book del libro di Gasbarrini su Branconio e Raffaello che ricostruisce il sodalizio umano-umanistico intercorso tra l’orafo aquilano e l’urbinate

In concomitanza delle celebrazioni in corso in Italia e nel mondo per il cinquecentenario della morte di Raffaello, è stato rieditato (One Group – Angelus Novus Edizioni) in formato ebook disponibile su Amazon, il libro di Antonio Gasbarrini “Branconio & Raffaello amici nella vita e nell’arte”. Frutto di una ricerca condotta per vari anni dall’autore in biblioteche e musei italiani ed europei, l’ebook ricostruisce il sodalizio umano-umanistico intercorso tra l’orafo aquilano Giovan Battista Branconio (cubiculario o cameriere segreto che dir si voglia del papa Leone X) e l’urbinate Raffaello Sanzio.

Amicizia certificata, con numerosi riscontri documentali ed iconografici, tra cui fanno spicco, negli appositi capitoli, ben quattro opere raffaellesche: la pala d’altare “Visitazione”, già nella chiesa di S. Silvestro dell’Aquila ed ora al Prado di Madrid”; il “Il doppio ritratto” (“Portrait avec un ami”) del Louvre; il progetto di “Casa Branconio” costruita a Roma (1518-1520) nei pressi del Vaticano, giudicata dal Vasari nelle sue “Vite”: «fu cosa bellissima»; l’affresco dell’ “Elefante Annone”, donato nel 1514 a Leone X dal re del Portogallo, affidato alla custodia dell’aquilano.

Sullo sfondo della quattro-cinquecentesca rinascenza della medioevale città dell’Aquila dovuta anche alla presenza di vari esponenti intergenerazionali della potente Famiglia Branconio, viene così riportata alla luce uno straordinario legame esistenziale tra i due protagonisti del libro, legame stroncato dalla prematura morte del “divino pittore” (le cui ultime volontà porteranno alla nomina dei suoi due esecutori testamentari Branconio e Baldassarre Turini). È il denso apparato delle oltre cento immagini e decine di documenti in facsimile (molti dei quali inediti, tradotti anche dal latino) che accompagnano la rigorosa quanto fluida scrittura testuale, a dare così consistenza a questo legame amicale riemerso dalla notte dei tempi.

Scrive, tra l’altro, nella sua presentazione al libro, il noto storico dell’arte Claudio Strinati: «[…] Così il libro, attraverso una lettura delle fonti scrupolosa e criticamente orientata, propone una analisi che è, nel contempo, inerente all’arte e alla vita di quei tempi e contribuisce a gettare nuova luce sul periodo estremo della attività di Raffaello Sanzio, periodo misterioso quanti altri mai e che proprio la più esatta cognizione delle personalità che lo affiancarono può contribuire a rischiarare».

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