La ketamina intranasale riduce il dolore nei bambini con emicrania ospedalizzati secondo uno studio a singolo centro pubblicato su Pediatric Neurology
La ketamina intranasale ha efficacemente ridotto il dolore nei bambini con emicrania ospedalizzati per tale motivo. E’ quanto evidenziano i risultati di uno studio a singolo centro pubblicato su Pediatric Neurology.
La ketamina è emersa recentemente come promettente alternativa terapeutica per la terapia abortiva dell’emicrania, probabilmente secondaria all’antagonismo dell’N-metil-d-aspartato. La maggior parte degli studi esamina la sua somministrazione negli adulti e per via endovenosa mentre si sono meno concentrati sulla somministrazione intranasale e sulle popolazioni pediatriche.
Considerate le prove limitate sulla ketamina intranasale nella popolazione pediatrica con emicrania, in questo studio gli autori del Cook Children’s Medical Center in Texas hanno rivisto retrospettivamente la loro esperienza per caratterizzare ulteriormente la sicurezza e l’efficacia di questo farmaco nei bambini.
I ricercatori hanno eseguito una revisione retrospettiva delle cartelle cliniche elettroniche dei pazienti pediatrici con emicrania che sono stati curati presso il centro medico del Cook Children.
Sono stati inclusi nell’analisi 34 bambini con emicrania che hanno ricevuto ketamina intranasale alla dose tra 0,1 mg/kg e 0,2 mg/kg per un massimo di 5 dosi. Sono stati inoltre valutati i punteggi del dolore al basale e post-dose.
Inoltre, i ricercatori hanno valutato le risposte dei pazienti alla terapia, definita come riduzione del punteggio del dolore da 0 a -3 e/o riduzione di almeno il 50% su una scala di 10 punti.
In media, i responder e i non responder hanno ricevuto dosi di ketamina intranasale di 0,14 mg/kg/dose. Circa il 73,5% (n=25) dei pazienti all’interno della coorte retrospettiva sono stati considerati responder.
Dall’ammissione ospedaliera alla fine del trattamento, il gruppo ha avuto una riduzione media del punteggio del dolore di -7,2. I rispondenti hanno anche ricevuto una dose totale media significativamente più bassa rispetto ai non responder (rispettivamente 30,2 mg vs 45,8 mg; p=0,009).
Complessivamente, c’è stata una riduzione del 66,1% nei punteggi del dolore tra i pazienti che hanno risposto e quelli che non hanno risposto (83,7% vs 16,6%, rispettivamente). Differenze significative sono state osservate tra i punteggi medi del dolore dei responder e dei non responder immediatamente dopo la dose 1 di ketamina (rispettivamente 5 vs 7,4; p=0,0149), dose 2 (3,1 vs 7,3; p=0,001), dose 3 (2,9 vs 7,1 ; p=0.001), dose 4 (1,3 vs 7,4; p<0,001) e dose 5 (2,3 vs 6,9; p=0,009).
I limiti di questo studio includevano il suo design retrospettivo e l’inclusione di un piccolo numero di pazienti pediatrici da un singolo centro.
Sulla base di questi risultati, i ricercatori hanno suggerito che “i medici ospedalieri dovrebbero considerare l’integrazione della ketamina intranasale negli algoritmi di terapia abortiva dell’emicrania”.