Giffoni 2020: scelta l’immagine “Terra”


“Terra” è l’immagine che rappresenterà la 50esima edizione del Giffoni Film Festival in programma dal 16 al 25 luglio

Giffoni 2020: scelta l'immagine "Terra"

E’ stata scelta l’immagine che rappresenterà la 50esima edizione del Giffoni Film Festival in programma dal 16 al 25 luglio. “Terra” chiude la trilogia degli elementi, avviata due anni fa con Acqua, e proseguita l’anno scorso con Aria. E la Terra, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), è proprio al centro delle riflessioni di questi giorni: cambieranno gli uomini, quegli stessi uomini che hanno cambiato il pianeta, che ne hanno stravolto i ritmi ed i cicli? La Terra si riprende tutto ed impone un cambiamento.

L’immagine “Terra” di Federica D’Ambrosio

L’immagine scelta per #Giffoni50 parte proprio da questo spunto. A realizzarla è stata l’artista salernitana Federica D’Ambrosio. Si tratta di una rivisitazione della Scuola di Atene di Raffaello Sanzio. Una scelta ovviamente non casuale e che cade a cinquecento anni esatti dalla scomparsa del grande artista rinascimentale. Campeggia, poi, Beatrice portatrice della Terra che intende riportare al centro dei pensieri dei saggi proprio il mondo, la natura, il corso degli eventi, il rispetto dell’ambiente come precondizione della sopravvivenza del creato, di quel genere umano che deve tornare ad essere ancora più umano. La Scuola di Giffoni vuole essere il primo passo per un nuovo umanesimo che metta al centro il pensiero, l’essenza delle cose, l’essere. Ovviamente cromaticamente tutto questo è affidato al verde.

“La Natura rivendica la sua supremazia – ha detto l’artista Federica D’Ambrosio nell’illustrare l’immagine ideata e realizzata per Giffoni – mandandoci chiari segnali, ma noi non riusciamo ad ascoltarla perché siamo uomini che hanno perso l’umanità. All’interno del confuso vortice ritroviamo la serenità dei saggi; la profonda navata si apre allo spettatore in un’immobile tranquillità, nella quale l’uomo riprende i ritmi che la Natura ci implora di ritrovare. Fuori dalla scena la Terra scorge quanto sta accadendo e forse per l’umanità ci sarà nuova speranza. Beatrice pone lo sguardo oltre lo scompiglio e riporta la Terra al centro dei pensieri dei saggi. Ritornando al passato, senza che ciò sia regressione, potremmo proiettarci nell’unico futuro possibile”.