“Operazione oro” di Joan Thiele, fuori per Polydor/Universal Music/Undamento, è l’album di una delle promesse più interessanti del panorama musicale italiano
Soave e ipnotizzante. Joan Thiele è una delle promesse più interessanti del panorama musicale italiano. La cantante, di origini metà italiane e metà svizzero- colombiane, è cresciuta tra Cartagena e l’Italia e porta con sé influenze internazionali che catturano sin dal primo ascolto. Dopo due dischi scritti completamente in inglese, Joan è tornata su tutte le piattaforme con il suo primo album in italiano “Operazione oro”, fuori per Polydor/Universal Music/Undamento. Uno di quei lavori, che secondo noi, in questa quarantena, deve essere inserito assolutamente nella lista degli album da recuperare.
Otto tracce che, come fa sapere la stessa Joan a Diregiovani (www.diregiovani.it), sono “il mio viaggio”. “Operazione oro” è, in particolare, “la colonna sonora del mio film immaginario, un po’ della mia vita. Mi sto cercando, un po’ come tutti d’altronde, no?”.
Un viaggio che è solo all’inizio e che è guidato dall’istinto. “È proprio la parte di me più istintiva e meno razionale di me -dice Joan – di cui parlo spesso”. Così, la cantante ha seguito il suo desiderio di muoversi verso un’altra direzione: “È importante fidarsi delle persone con cui lavori e del proprio team, ma bisogna avere anche una forte fiducia in sé stessi, accettando tuttavia che tutti noi siamo in continuo cambiamento. Bisogna seguire il flusso e accettare che i cambiamenti sono parte di noi”.
“Operazione Oro– racconta Joan- è nato in modo naturale, burrascoso, sentimentale. Per me è stato una necessità, ho scritto tanto in inglese e spagnolo, ma volevo che questo Ep fosse tutto in italiano, dovevo raccontare una storia e volevo fosse in italiano”. E la prima volta in questa lingua sarà difficile da dimenticare: “L’emozione che ho provato quando ho scritto Bambina (uno dei brani del disco, ndr) è stata grande. Sentire la mia voce in italiano mi straniva, e l’ho mandata subito ad un mio caro amico, Giorgio. Vedere la sua reazione mi ha sconvolto, perché non mi era mai capitato di vedere qualcuno piangere (di felicità) per una mia canzone. Ho pensato ‘wow, la musica è magica’”.
Cosa dovete aspettarvi da “Operazione Oro” se non lo avete ancora ascoltato? “Troverete l’amore che ho per le colonne sonore e i vecchi film, l’amore per Mina e per Frank Ocean. Troverete i miei conflitti, i nostri. Troverete tanto istinto”.