Conto alla rovescia per il passaggio “ravvicinato” dell’asteroide 1998 OR2 grande come il Monte Everest: per osservarlo, il 29 aprile, servirà un telescopio
Grande come il Monte Everest, abbastanza imponente da causare danni a livello globale se colpisse la Terra. Fortunatamente, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), niente di tutto questo si verificherà col passaggio dell’asteroide 52768 (1998 OR2) previsto il 29 aprile 2020.
Questa enorme roccia spaziale, con un diametro stimato tra 1,7 e 4 km, ha un’orbita più che sicura: il suo flyby (il massimo avvicinamento alla Terra) sarà di 6,29 milioni di km, ovvero circa 16 volte la distanza tra noi e la Luna.
Non si potrà osservare il suo passaggio a occhio nudo, ma solo con un buon telescopio.
Altrimenti, è possibile seguire l’evento in live streaming gratuito sul sito del Virtual Telescope a partire dalle ore 20 del 28 aprile. Il flyby è previsto intorno alle ore 11.56 del 29 aprile.
Asteroide 52768 (1998 OR2)
Scoperto nel 1998 dagli astronomi del programma NEAT presso l’Osservatorio di Haleakala, nelle Hawaii, 1998 OR2 è stato classificato dalla NASA come “asteroide potenzialmente pericoloso” (Potentially Hazardous Asteroids – PHAs).
Si tratta di un gruppo di corpi celesti catalogati sulla base di parametri che misurano la potenziale minaccia della loro orbita. In particolare, tutti gli asteroidi con una distanza di intersezione dell’orbita minima di 7,479,893 km o meno sono considerati PHA.
Si parla in termini astronomici, dove distanze come queste vengono considerate relativamente “piccole”. Ma parliamo comunque di milioni di km.
Nonostante questo, l’asteroide 1998 OR2 non fa parte della lista del Sentry, un programma della NASA che monitora il catalogo di oggetti celesti conosciuti in cerca di potenziali impatti futuri.
Ad oggi, sono 2.044 gli asteroidi classificati come PHA (circa il 9% della popolazione totale di quelli vicini alla Terra).
1998 OR2 è uno degli asteroidi PHA più grandi conosciuti. Il 16 aprile 2079 farà un incontro ravvicinato con la Terra a una distanza di sicurezza di circa 1,7 milioni di km (4,6 volte la distanza Luna-Terra).