Il capriolo italico torna a popolare i boschi dell’Aspromonte in Calabria: è stato reintrodotto nel territorio del Parco nazionale tra il 2008 e il 2011
Il capriolo italico, dopo oltre un secolo di estinzione dalle montagne reggine, è ritornato a popolare i boschi dell’Aspromonte. Ed è proprio tra i boschi aperti e le zone cespugliose della montagna che il capriolo ha trovato il giusto habitat.
Dagli ultimi studi svolti dall’Ente Parco, nei mesi scorsi, nell’ambito delle attività di monitoraggio e conseguente censimento della specie, insieme ad oltre 40 volontari, tra cacciatori e appassionati, è stato possibile accertare che la popolazione del capriolo italico in Aspromonte è in costante aumento occupando territori anche distanti dai siti di rilascio dei soggetti fondatori.
Il capriolo italico, spiega l’agenzia di stampa Dire (www.dire.it), è stato reintrodotto nel territorio del Parco nazionale dell’Aspromonte in un periodo compreso tra il 2008 e il 2011 al termine di un delicato progetto che ha suscitato la positiva attenzione della comunità scientifica europea per le modalità con cui i caprioli sono stati selezionati, prelevati, trasportati e reinseriti dalla Maremma toscana all’Aspromonte, mantenendo le più alte modalità di sicurezza per la specie.
Il capriolo si ciba prevalentemente di essenze vegetali quali leguminose e foraggere graminacee e in inverno si nutre di ghiande, lamponi, funghi e castagne. Sono animali solitari e soprattutto molto riservati che formano al massimo piccoli gruppi famigliari costituiti dalla madre e dai suoi piccoli. Durante le prime settimane di vita rimangono immobili, alzandosi solo per succhiare il latte materno, e sono completamente inodori: due strategie per non essere notati dai predatori.