Su YouTube discesa nei cunicoli del Teatro Lapillo


Online sul canale YouTube del MiBACT una discesa nei cunicoli del Teatro Lapillo, l’antico accesso agli scavi di Ercolano utilizzato dai viaggiatori del Grand Tour

Online sul canale YouTube del MiBACT una discesa nei cunicoli del Teatro Lapillo, l’antico accesso agli scavi di Ercolano utilizzato dai viaggiatori del Grand Tour

Un suggestivo percorso lungo i cunicoli alla scoperta del Teatro Lapillo, l’antico accesso agli scavi di Ercolano utilizzato dai viaggiatori del Grand Tour nel Settecento. Questo l’originale contributo del Parco Archeologico di Ercolano disponibile sul canale YouTube del MiBACT https://www.youtube.com/watch?v=PbTj282mHAY, dove dall’inizio dell’emergenza coronavirus i musei, i parchi archeologici e gli istituti autonomi statali stanno fornendo contributi audiovisivi di ogni genere per permettere alle persone di continuare a godere del patrimonio culturale nazionale.

Scoperto nel 1710 da un contadino di Resina, Ambrogio Nocerino, nel corso dello scavo di un pozzo per irrigare il suo orto, il teatro Lapillo rivelò subito i tesori che conservava: marmi preziosi immediatamente acquistati da un artigiano impiegato nella realizzazione della splendida villa del principe d’Elbeuf a Garnitello di Portici. Il principe, consapevole della collocazione dell’antica Ercolano nota sin dal XVI secolo, intraprese subito gli scavi che si sviluppano tutt’oggi a 25 metri al di sotto del livello stradale, un affasciante reticolo di cunicoli che a lungo costituì l’accesso ai resti della città romana per i viaggiatori dell’epoca e che oggi vengono ripercorsi in un video di grande fascino.

Con questa iniziativa il Mibact, attraverso un impegno corale di tutti i propri istituti, mostra così non solo ciò che è abitualmente accessibile al pubblico, ma anche il dietro le quinte dei beni culturali con le numerose professionalità che si occupano di conservazione, tutela, valorizzazione. Attraverso il sito e i propri profili social facebook, instagram e twitter il Ministero rilancia le numerose iniziative digitali in atto.
Sulla pagina La cultura non si ferma del sito https://www.beniculturali.it/laculturanonsiferma, in continuo aggiornamento, sono inoltre già presenti diversi contributi dei luoghi della cultura statali.