Il Rosso di Montepulciano è ufficialmente toscano: decreto fissa con precisione l’etichettatura delle bottiglie di vino
Il Ministero alle politiche agricole ha approvato, e fatto pubblicare in Gazzetta ufficiale, il decreto n. 20073 dell’8 aprile 2020, con il quale entrano in vigore le modifiche ordinarie al disciplinare di produzione dei vini a DOC Rosso di Montepulciano, che d’ora in poi impongono sulle bottiglie l’identificazione geografica ‘Toscana’.
In particolare, Garantitaly segnala che per i vini a DOC Rosso di Montepulciano è obbligatorio riportare integralmente nell’etichetta la dicitura, nella precisa successione: Rosso di Montepulciano; Denominazione di Origine Controllata (oppure l’acronimo DOC); Toscana. Il decreto prevede che il termine Toscana figuri in caratteri dello stesso tipo, stile, spaziatura, tonalità ed intensità colorimetrica, rispetto a quelli utilizzati per la scritta Rosso di Montepulciano.
Inoltre il termine Toscana deve figurare in caratteri maiuscoli e/o minuscoli uniformi, rispetto a quelli utilizzati per la scritta Rosso di Montepulciano, e su uno sfondo uniforme per tutta la sequenza di indicazioni elencate al primo paragrafo, nonché deve figurare in caratteri di altezza non superiore rispetto a quella utilizzata per la scritta.
Nel caso in cui i termini che compongono il nome abbiano altezze diverse, l’altezza del termine Toscana non deve essere superiore all’altezza del termine Montepulciano.
L’obbligo, come sempre in questi casi, scatta fatto salvo lo smaltimento delle etichette non riportanti il termine Toscana, riferite alle sole produzioni derivanti dalle vendemmie 2019 e precedenti ed essere detenute negli stabilimenti delle ditte interessate antecedentemente alla data del 30 giugno 2020. Esentate anche le partite di vino confezionate entro la data del 30 giugno 2022.