Chi odia paga, ecco la prima piattaforma legaltech italiana contro gli haters. Tra i servizi la legalizzazione della prova digitale
Chi Odia Paga (COP) oggi esce dalla fase di beta testing e rilascia la versione ufficiale della prima piattaforma legaltech italiana contro l’odio online, con un design completamente rinnovato ed una serie di nuovi servizi e partnership. Da oggi, navigando su www.chiodiapaga.it sarà possibile accedere ad ulteriori servizi tecnici per combattere l’odio online, quali la legalizzazione della prova digitale, che permetterà l’acquisizione forense utilizzabile in giudizio delle condotte d’odio subite; il take-down, ovvero la rimozione o la deindicizzazione automatica delle offese online; e infine la diffida digitale, ovvero il formale invito all’hater a non proseguire nella condotta offensiva, avvertendolo delle conseguenze che possono derivare dalla sua inadempienza.
Questi servizi si aggiungono al feedback legale digitale, il primo servizio messo a disposizione delle vittime di reati d’odio online già durante la fase beta, che consente di sapere gratuitamente se le condotte d’odio di cui si è vittima sono perseguibili legalmente. Tutto questo è stato reso possibile dal potenziamento del team con l’ingresso del nuovo CTO, Francesco Grotta, che porta la sua decennale esperienza nello sviluppo di soluzioni tecnologiche web.
Il servizio di legalizzazione è stato realizzato grazie alla partnership tecnica siglata in esclusiva da COP con Kopjra, la startup specializzata nella protezione della proprietà intellettuale e della privacy su Internet, e con l’editore giuridico Giuffrè Francis Lefebvre. La validità metodologica e l’utilità dei servizi legaltech offerti da Chi Odia Paga è ulteriormente confermata dal patrocinio appena riconosciuto al progetto da parte dell’Ordine degli Avvocati di Milano.
“Con il rilascio della piattaforma ufficiale inizia un percorso di collaborazione con i migliori player dell’ecosistema legaltech italiano e di dialogo con le istituzioni- dice Francesco Inguscio, founder e CEO di COP- per poter realizzare il primo sistema integrato di contrasto all’odio online, che si evolverà continuamente nei prossimi mesi fino a diventare la soluzione di riferimento per sradicare l’odio dalla Rete grazie al diritto”.
Una campagna per debellare il virus dell’odio online: #NonDiffondereOdio. La messa online della nuova piattaforma, spiega l’agenzia di stampa Dire Giovani (www.diregiovani.it) è accompagnata dalla campagna social #NonDiffondereOdio, con cui Chi Odia Paga lancia un appello al mondo del web a condividere, oltre che l’hashtag, il vademecum creato ad hoc contenente 5 consigli per mettere un freno alla viralità delle parole che incitano all’odio. Infatti, è proprio in questi giorni che abbiamo assistito ad una diffusione “virale” dell’odio online, soprattutto su hate speech e revenge porn, per cui una “cura” si rende necessaria.