Mascherine fatte in casa: sì ma solo se multistrato


L’Istituto Superiore di Sanità dà il via libera alle mascherine fatte in casa: “Ma devono essere multistrato. Le Ffp2 e Ffp3 sono per uso diverso”

L'Istituto Superiore di Sanità dà il via libera alle mascherine fatte in casa: "Ma devono essere multistrato. Le Ffp2 e Ffp3 sono per uso diverso"

“A livello di popolazione generale quello che viene raccomandato a livello internazionale è che le mascherine devono essere multistrato e uno può anche confezionarle in proprio, fermo restando che invece i modelli più sofisticati Ffp2 e Ffp3 sono per uso diverso”. Lo ha detto, riferisce l’agenzia Dire (www.dire.it), il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa odierna sull’andamento epidemiologico del Covid-19.

Oltre alle mascherine, Brusaferro ha affrontato anche il tema dell’andamento del numero di contagi nel nostro Paese: “Progressivamente stiamo andando verso un numero di casi molto basso un po’ in tutte le regioni, anche nella stessa Lombardia si sta ‘schiarendo’ il colore dei quadratini che segnalano giorno dopo giorno il numero di casi segnalati”.

“Ci sono regioni con circolazione del virus un po’ più significativa – ha proseguito Brusaferro – regioni con circolazione intermedia e regioni ancora a bassa circolazione. La curva epidemiologica va decrescendo sia in termini di casi e diagnosi sia di sintomi. È un segnale che prosegue”.

A Verona il volto di Mussolini sui DPI: è bufera

L'Istituto Superiore di Sanità dà il via libera alle mascherine fatte in casa: "Ma devono essere multistrato. Le Ffp2 e Ffp3 sono per uso diverso"

“Ancora una volta per colpa di quattro stupidi l’immagine di Verona viene danneggiata. È intollerabile che nella citta’ medaglia d’oro per la Resistenza circolino mascherine con l’effige di Mussolini, responsabile delle leggi razziali, del massacro di migliaia di italiani in una guerra a fianco di Hitler e della distruzione del nostro Paese”. Cosi’ il parlamentare veronese Diego Zardini, che chiede al prefetto Donato Giovanni cafagna e alle autorita’ giudiziarie di “provvedere immediatamente al sequestro di questi gadget dell’orrore e di denunciare l’azienda produttrice per apologia del fascismo”.

Anche perché “in questo momento cosi’ delicato abbiamo bisogno di tutto, tranne che di dare visibilita’ a imbecilli che nulla sanno di Verona e della sua storia”, conclude Zardini.