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Fase 2 anche per i clienti del sesso a pagamento

Codacons su dati Istat: il mercato della prostituzione non conosce crisi, e la spesa per i servizi connessi al sesso a pagamento rimane stabile a 4,7 miliardi di euro

Tornano i clienti del sesso a pagamento, incontri hot con guanti e mascherine: qualche professionista del settore, interpellata sul comportamento durante il lockdown, ha detto di non essersi mai fermata

La fase due ha ‘liberato’ anche i clienti del sesso a pagamento. O meglio, neppure il lockdown li ha indotti a rinunciare alle prestazioni di ragazze da incontrare al riparo delle mura domestiche.

A rivelarlo, paradossalmente, uno dei siti piu’ cliccati dai clienti, dove le sex workers vengono catalogate a seconda delle prestazioni. Ogni ragazza una lista di recensioni, per lo piu’ irriferibili (‘Ragazza di taglia forte non molto alta…). Ogni recensione reca la data dell’incontro. Sarebbe la prova che nonostante il lockdown, il sesso a pagamento non si e’ mai fermato. Per averne una certezza ragionevole l’agenzia Dire (www.dire.it) ha interpellato al telefono le donne di cui erano state fatte le ‘recensioni’ nel periodo di blocco dei contatti, dall’8 marzo ad oggi.

Tutte le ragazze interpellate hanno detto di essere disponibili a un incontro ora. Qualcuna ha detto di non essersi mai fermata. Nonostante vigesse il divieto di uscire di casa se non per comprovati motivi di necessita’, i clienti del sesso a pagamento sono riusciti ad ottenerlo comunque, grazie agli appuntamenti telefonici. E ora che c’e’ l’allentamento delle misure, il fenomeno continua.

La maggior parte delle sex workers ha riagganciato immediatamente quando abbiamo spiegato di essere giornalisti ed abbiamo chiesto la disponibilita’ a un colloquio piu’ esteso, protetto dall’anonimato. In poche hanno accettato di raccontare cosa ha significato guadagnarsi da vivere col sesso nei giorni del blocco totale. Lo ha fatto Marianna (nome di fantasia). “Ho ripreso da qualche giorno. Sono stata fuori per un po’, poi sono stata costretta a tornare”, ha premesso. Alla domanda su chi siano i clienti, ha spiegato che sono tutte persone che lei conosce da tempo. “Gente che si ricorda di me, che aveva desiderio di vedermi”. Come vi proteggete dal contagio? “Cosa vuoi che ti dica: se il cliente vuole mettiamo la mascherina, i guanti in lattice… Poi cerchiamo di evitare di fare troppi servizi”.

Hai pensato di chiedere il reddito di emergenza? “E che cos’e’? Non saprei neanche come fare. Come funziona?”  Non hai paura del virus? “Non posso fare diversamente. Prima o poi questo virus sparira’, e tutto tornera’ come prima”.

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