Nastri d’argento, Volevo Nascondermi film dell’anno


Nastri d’argento 2020, Volevo nascondermi di Giorgio Diritti eletto film dell’anno: a fine giugno a Roma la consegna dei  riconoscimenti, tra mascherine e distanziamento

Volevo nascondermi, l’opera d’arte di Giorgio Diritti, è arrivata nelle sale cinematografiche italiane. La recensione della pellicola con un Elio Germano indimenticabile

Volevo nascondermi’ di Giorgio Diritti si è aggiudicato il ‘Nastro dell’anno 2020′, il riconoscimento che il Direttivo dei giornalisti cinematografici assegna scegliendo tradizionalmente un’opera che merita una particolare sottolineatura di eccellenza, oltre il verdetto che annualmente premia i migliori dell’anno attraverso il voto di tutti gli iscritti al Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani che assegna i Nastri dal 1946.

Il ‘Nastro dell’Anno’, spiega l’agenzia Dire (www.dire.it), un riconoscimento di eccellenza oltre le candidature, va a Palomar e Rai Cinema per la produzione, a Giorgio Diritti per la regia e alla straordinaria performance di Elio Germano, che riceveranno i premi, come ogni anno, alla fine di giugno, anche in quest’edizione particolare che si svolgera’ a Roma. Per l’occasione ricevera’ un riconoscimento speciale anche la squadra che, dalla scrittura alle collaborazioni tecniche, fino al make up e all’hair styling, ha lavorato nel segno della qualita’, per un grande risultato. Premiato all’ultima edizione del Festival internazionale del Cinema di Berlino con l’Orso d’Argento per il Miglior attore protagonista a Germano, ‘Volevo nascondermi’ e’, come si legge nella motivazione, “un film che, con lo stile essenziale della semplicita’, mette a fuoco la sofferenza e il talento personalissimo di un uomo che, attraverso l’esplosione della sua creativita’ irrefrenabile, riesce a riempire il vuoto della solitudine e superare il disagio dell’emarginazione e della malattia mentale. Ma, oltre il racconto di un personaggio cosi’ straordinariamente ‘diverso’, una riflessione sulle contraddizioni profonde di un mondo che – per dirla proprio con il suo straordinario protagonista – marcia a forte velocita’ in ogni direzione dimenticando ‘tutti gli storti, tutti gli sbagli.

Il Nastro dell’Anno e’ “un premio tradizionalmente assegnato al complesso di un’opera per il suo valore speciale”, ha spiegato per il direttivo nazionale Laura Delli Colli, che anticipa un’edizione inevitabilmente romana, quest’anno senza l’appuntamento finale al Teatro Antico di Taormina, per cui il Sngci rendera’ note le candidature 2020 alla fine di maggio. Sono candidabili tutti i titoli usciti, anche sulle piattaforme, dal primo giugno 2019 al 31 maggio 2020. Alla fine di giugno i premi saranno comunque consegnati ai vincitori, pur nella formula consentita dalle normative di sicurezza previste. “Nastri con mascherina e guanti, sanificazioni, e distanziamento sociale, ma comunque ‘live’ in un omaggio, mai come quest’anno, all’insegna della solidarieta’ con tutto il cinema, dalla regia ai protagonisti, ma anche a tutti i lavoratori ‘invisibili’, dietro le quinte. Un mondo di talenti, di tecnici e di grande artigianato al quale, oltre l’incoraggiamento e il riconoscimento dei premi, auguriamo soprattutto di poter tornare al lavoro”, ha dichiarato la presidente.

DIRITTI: “NASTRO DELL’ANNO E’ UN RESPIRO  DI FELICITÀ”

“Sono molto felice di questo bellissimo riconoscimento a ‘Volevo Nascondermi’. È un respiro di felicita’ in un momento particolare della storia e di preoccupazione per il futuro del cinema italiano e di tutto il mondo artistico. Sono contento che questo premio raccolga tutti coloro che hanno reso possibile e bello il film. Lotta per la sopravvivenza, orgoglio ed ostinata fiducia oltre ogni difficolta’, sono stati il segno distintivo di Ligabue e credo saranno una buona traccia per tutti noi che amiamo il cinema e la sua magia”. Cosi’ il regista Giorgio Diritti ha commentato l’assegnazione del ‘Nastro dell’anno’ 2020.

“Mi fa molto piacere questo riconoscimento al film anche a casa nostra, dopo l’apprezzamento internazionale al Festival di Berlino”, ha commentato Elio Germano. “Mentre si gira un film ai premi non si pensa mai. Si pensa a fare il migliore lavoro possibile in funzione del pubblico che poi lo incontrera’. Ecco- ha continuato l’attore- questo passaggio e’ quello che piu’ ci manca in questo momento. Speriamo che un altro premio cosi’ prestigioso aiuti il film a non disperdersi, speriamo di rivederlo presto nelle sale e che Toni possa presto avere finalmente il suo pubblico”. Una gioia condivisa anche dai produttori del film, Carlo Degli Esposti e Nicola Serra di Palomar, che si sono detti “orgogliosi di questo riconoscimento. Lo siamo come produttori, appartenenti a un comparto, quello cinematografico, cosi’ fortemente colpito in questo momento e lo siamo personalmente, per aver potuto raccontare la storia di un ‘diverso’, che con il suo immaginario ha entusiasmato intere generazioni. Ci auguriamo che questo film insegni ad ognuno di noi ad aver cura di tutti i ‘diversi’ che si incontrano nella vita”. Tra i produttori del film sul pittore e scultore Antonio Ligabue anche Rai Cinema. “Ringraziamo il Sindacato per questo Nastro che racchiude al suo interno anche tutti gli altri, e lo consideriamo per questo un premio di particolare valore. Con l’augurio di continuare il bellissimo percorso iniziato a Berlino, e riprendere il filo interrotto con il pubblico appena ce ne saranno le possibilita’, a Giorgio Diritti, Elio Germano e tutto il cast i nostri complimenti per questo film che ci e’ particolarmente caro”, ha dichiarato Paolo del Brocco di Rai Cinema.