Diodato in radio da oggi con il nuovo singolo “Un’altra estate”: il brano, fuori per Carosello Records, è uno degli inediti nati in quarantena
Aveva promesso nuova musica presto e così è stato. Diodato pubblica oggi, venerdì 22 maggio, per Carosello Records il suo nuovo inedito, “Un’altra estate”.
In questi mesi strani di chiusura Antonio, come ha raccontato lui stesso alla vigilia di Europe Shine a Light (lo show dell’Eurovision), ha sentito la necessità di creare musica nuova, di dare senso e valore al tempo, alle emozioni che ha vissuto, di mettere nero su bianco le sue sensazioni e riflessioni. Il risultato è un inedito che racconta una normalità sospesa e una quotidianità cambiata, con lo sguardo di chi si affaccia al mondo dalla finestra di casa, scrutando ciò che accade fuori da un punto di vista nuovo, quello di chi osserva da dentro.
“Una delle cose ad avermi impressionato e incuriosito di più in questo periodo di lockdown – racconta Diodato su Instagram – è stato ciò che mostrava la mia finestra. Costretto a rimanere in casa, ho lasciato vagare lo sguardo sul paesaggio cittadino che quello spiraglio dipingeva. Ho visto gli ultimi giorni d’inverno raccontare già la primavera che sarebbe arrivata, mentre nei nostri cuori rimaneva un freddo doloroso, un gelo che ancora ora fatica a sciogliersi. La natura andava avanti, nonostante la nostra assenza e proprio grazie ad essa riconquistava i suoi spazi, i suoi profumi. Una primavera potente e insieme immobile sembrava volerci incoraggiare, quasi stuzzicare in modo crudele o forse solo indicarci la via per tornare con una consapevolezza diversa. Ho aperto la mia finestra a Milano e ho sentito il profumo del mare. Sono gli scherzi che fa il desiderio di tornare a vivere. Arrivare su una spiaggia e ritrovarsi davanti quella distesa misteriosa e potente, densa terra di confine che ti insegna a respirare e a confrontarti con la libertà. Nei miei occhi chiusi, ho mosso i primi passi verso di lei, fino ad arrivare pian piano a farmi avvolgere dal suo infinito abbraccio. Ho scaldato il mio corpo con movimenti lenti ma sempre più costanti, puntando all’orizzonte, perché in fondo io, a quell’orizzonte, ci credo ancora”.
“Un’altra estate” è un brano dalle sonorità calde ed evocative, sottolineate dalla potente e solare apertura in cui l’utilizzo di una prevalenza di strumenti acustici e della voce come strumento sembra voler raccontare l’inevitabile esplosione naturale di un’estate ormai quasi emotivamente inaspettata.
C’è tutta la consapevolezza di un vissuto difficile che spinge al desiderio di compiere un gesto semplice, che un tempo sarebbe risultato normale, quasi banale, come il decidere di andarsene al mare, e che ora, invece, assume un significato più profondo, divenendo l’umano tentativo di allontanarsi dalle tinte grigie di una stagione fredda e dura, alla ricerca dell’abbraccio consolatorio di una nuova stagione.
Questo nuovo singolo arriva dopo il successo di “Fai Rumore”, che ad oggi ha superato i 60 milioni tra streaming e visualizzazioni ed è stato certificato disco di platino.
Musica nata in quarantena
La scrittura del nuovo brano di Diodato, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), è iniziata in lockdown e la produzione è avvenuta in modalità “Fase 2” al 100%, a distanza, tra Milano e Roma, con i musicisti connessi tra loro grazie a tutte le piattaforme tecnologiche possibili.
“Ho vissuto questa quarantena un po’ come tutti – ha rivelato Diodato la settimana scorsa- stando chiuso in casa e uscendo solo per andare a fare la spesa. Ho avuto due momenti diversi. Uno molto riflessivo. Arrivavo dal Festival di Sanremo, da un momento in cui correvo a una velocità pazzesca, avevo fatto tutti gli instore e quindi, quando mi sono fermato, ho avuto modo di ragionare su tutto ciò che mi era accaduto. Di comprendere meglio ciò che mi era accaduto e ho avuto modo di riflettere anche a ciò che stava accadendo a tutti noi. Ho visto le opportunità che questo periodo ci dà”. Partendo da questo si sono sviluppati nuovi pezzi: “È arrivato un momento in cui ho cominciato a buttar giù in un foglio quelle sensazioni lì, a provarci almeno. Sono nate cose nuove che chissà che non ascolterete molto presto”.