Un francobollo per Ungaretti a 50 anni dalla morte


Un francobollo ricorda Giuseppe Ungaretti a 50 anni dalla scomparsa: è del valore di 1,10 euro ed è disponibile in 400.000 esemplari

Un francobollo per Ungaretti a 50 anni dalla morte

Poste Italiane comunica che oggi 1 giugno 2020 viene emesso dal ministero dello Sviluppo Economico un francobollo ordinario della serie tematica ‘il Patrimonio artistico e culturale italiano’ dedicato a Giuseppe Ungaretti, nel 50esimo anniversario della scomparsa, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10 euro. Tiratura: quattrocentomila esemplari. Foglio da quarantacinque esemplari.

Il francobollo, spiega la Dire (www.dire.it), è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. Bozzetto a cura di Isabella Castellana. La vignetta raffigura un ritratto di Giuseppe Ungaretti, in primo piano su alcuni elementi grafici rappresentativi del poeta italiano: un libro, le lettere dell’alfabeto e una lavagna. Completano il francobollo la leggenda ‘Giuseppe Ungaretti’, le date ‘1888-1970’, la scritta ‘Italia’ e l’indicazione tariffaria ‘B’.

L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo Spazio Filatelia Milano. Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli ‘Spazio Filatelia’ di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it. Per l’occasione è stato realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al costo di 15 euro.

MATTARELLA: POETA DI TRINCEA CHE ILLUMINAVA VERITÀ

“Cinquant’anni fa, il 1° giugno 1970, moriva Giuseppe Ungaretti, una delle voci più significative della poesia italiana del Novecento. ‘Poeta di trincea’, come egli stesso ricordava, Ungaretti prese parte come volontario alla Prima Guerra mondiale e di quella diretta e traumatica esperienza, del vivere e del morire sul fronte, rese una intensa e dolente testimonianza. Quei versi irruppero sulla scena letteraria con uno stile del tutto nuovo, rivoluzionario, che influenzerà profondamente l’evoluzione della poesia italiana”. Così lo ricorda il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che continua: “Distaccandosi nettamente dalla lirica tradizionale, la poesia di Ungaretti si impegnava a indagare in profondità la parola, scavandone e dilatandone i significati più intimi e assoluti, evocando suggestioni e richiami ad altre immagini, per giungere a vere e proprie folgorazioni, come nella celeberrima ‘M’illumino d’immenso’. Da qui si venne configurando il volto di un nuovo movimento letterario, definito in seguito ‘Ermetismo’, di cui Ungaretti è considerato unanimemente il padre”.

Ancora: “Grande poeta, fraternamente solidale con le ansie di ogni essere umano, Ungaretti- sottolinea il presidente della Repubblica- ha continuamente ricercato una intuizione che illuminasse un frammento di verità in tutto il percorso della sua vita: dagli abissi di sofferenza della guerra, all’angoscia esistenziale, fino alla ritrovata fede in Dio”.

“Indimenticabili restano le sue apparizioni televisive, come quelle del 1968 quando, introducendo le puntate dell’Odissea, declamava alcuni brani del poema omerico, coinvolgendo e appassionando il pubblico con la sua potenza espressiva. Rendiamo omaggio a Giuseppe Ungaretti- conclude Mattarella- una tra le personalità più rappresentative della cultura italiana del secolo scorso”.