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In Antartide la NASA studia i neutrini con ANITA

In Antartide la NASA studia i neutrini con ANITA

In Antartide la NASA per studiare i neutrini ha utilizzato l’Antarctic Impulsive Transient Antenna (ANITA): scoperti fenomeni ancora inspiegabili

Eventi “impossibili” che la conoscenza della fisica attuale non può spiegare porterebbero all’ipotesi di un universo parallelo, dove il tempo scorre all’indietro. E’ quanto emergerebbe da un esperimento svolto da un team di scienziati della NASA in Antartide.

Detto così, può sembrare davvero che l’umanità abbia finalmente trovato le prove di un altro universo, come nei racconti di fantascienza. In realtà il discorso è molto più complesso.

L’esperimento condotto dal team in Antartide riguardava i neutrini, particelle subatomiche quasi completamente prive di massa, che raramente interagiscono con la materia.

Per studiare i neutrini è stata utilizzata l’Antarctic Impulsive Transient Antenna (ANITA), un’antenna della NASA in grado di captarli rilevando gli impulsi radio emessi dalle loro interazioni con la calotta glaciale antartica.

Gli scienziati hanno utilizzato un pallone gigante per trasportare ANITA sopra l’Antartide e captare i segnali provenienti dallo Spazio. Dopo una serie di analisi hanno scoperto che l’antenna aveva rilevato una serie di eventi “anomali”.

Più che provenire dallo spazio e “scendere” verso la Terra, questi neutrini sembravano fare il contrario, come se salissero dal nostro pianeta verso l’alto. Purtroppo le nostre conoscenze attuali della fisica non sono in grado di spiegare questo fenomeno.

Una delle ipotesi formulata, tuttavia, è che questo evento possa spiegarsi con l’esistenza di un altro universo creato insieme al nostro dallo stesso Big Bang, ma speculare, dove il tempo scorre all’indietro.

E’ solo una delle tante ipotesi per spiegare qualcosa che ancora, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), va oltre la nostra comprensione della fisica.

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