Per i pazienti con diabete disponibile in Italia Freestyle libre 2, un cerotto tecnologico che monitora la glicemia in tempo reale
Per i pazienti diabetici è ora disponibile in Italia un nuovo sistema di monitoraggio flash del glucosio che prende il nome di Freestyle libre 2 e che sostituisce in modo sicuro l’auto-monitoraggio della glicemia, evitando la necessità di pungere il dito.
Non solo. Il nuovo cerotto tecnologico offre allarmi glicemici opzionali, grazie ai quali i pazienti o i familiari saranno avvertiti qualora i livelli glicemici dovessero sconfinare nell’ipo e nell’iperglicemia, consentendo di apportare i necessari correttivi per riportare il glucosio entro l’intervallo normale.
«Il cerotto oggi è acquistabile sul nostro sito ufficiale ma stiamo lavorando con le amministrazioni regionali per renderlo disponibile in regime di rimborso. È già presente nelle delibere di rimborso e la regione Campania si è già attivata in questo senso e il prodotto è rimborsabile in base alle caratteristiche definite dall’amministrazione» ha precisato Massimiliano Bindi, Regional director of Southeast Europe and Italy Diabetes Care, di Abbott, l’azienda che ha sviluppato il device.
Come funziona Freestyle Libre 2
Il dispositivo consta di un cerotto adesivo da applicare sulla retro del braccio e da tenere fino a un massimo di 14 giorni. La presenza di un sensore di elevata qualità legge i livelli ematici di glucosio, eliminando la necessità della puntura sul dito.
Tramite la tecnologia Bluetooth, ogni minuto i dati del glucosio vengono trasmessi al lettore specifico o a uno smartphone compatibile tramite l’app FreeStyle LibreLink. Con una scansione indolore del sensore della durata di un secondo, è possibile visualizzare il valore del glucosio in tempo reale, la freccia di tendenza e lo storico dei livelli di glucosio. Tramite l’app i familiari possono visualizzare le letture del glucosio dei propri cari da remoto.
L’importante novità rispetto alla versione precedente del cerotto è rappresentata da allarmi personalizzabili (con suoni o vibrazioni e con la possibilità di silenziarli) e attivabili in via opzionale, che avvertono quando i valori di glucosio sono troppo bassi o troppo alti, oppure nel caso si verifichi una perdita del segnale. Grazie a una serie di strumenti digitali e app, il sistema può consentire agli utenti di condividere gli allarmi con genitori, caregiver o amici attraverso un sistema basato sul cloud.
«Il sistema di questo cerotto tecnologico ha come peculiarità rilevanti la possibilità di avere degli allarmi di soglia per l’ipoglicemia che si collocano per valori di glicemia compresi tra 60 e 100 mg/dl e degli allarmi di soglia per l’iperglicemia che si collocano con una grossa forbice tra 120 e 400 mg/dl, oltre a un terzo un allarme aggiuntivo per la perdita del segnale» ha spiegato Riccardo Schiaffini, Dirigente Medico dell’U.O. di Diabetologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. «Questa novità degli allarmi è estremamente utile per la gestione della malattia, in particolare nei genitori di bambini con diabete. La presenza dell’allarme consente di fare una verifica dei valori grazie a una semplice scansione del sensore e poi successivamente di poter prendere decisioni terapeutiche».
Testimonianze in letteratura
Il nuovo cerotto si basa sulla stessa tecnologia proprietaria del sistema FreeStyle Libre, che ha già dimostrato un impatto significativo sui dati in real-world e sugli studi clinici come un miglior controllo glicemico, una riduzione del tempo trascorso in ipo/iperglicemia, un maggior tempo nell’intervallo ottimale di glucosio e una significativa riduzione dei livelli di emoglobina glicata (HbA1c).
«Uno studio recente pubblicato sul British Medical Journal ha mostrato che l’utilizzo del dispositivo per un anno comporta un miglioramento della qualità di vita, un parametro da tenere in considerazione perché, al di là della riduzione delle complicanze legate al diabete, trattandosi di una malattia cronica è importante come possa affrontare la giornata chi ne soffre, qual è la sua qualità di vita» ha commentato Dario Pitocco, professore associato di Endocrinologia Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
«Questi dati di real life hanno dimostrato una riduzione del 78% dell’ipoglicemia e una riduzione di circa due terzi delle assenze sul lavoro e di ricoveri ospedalieri. L’utilizzo di questi strumenti ha quindi anche un impatto molto positivo sui costi sanitari diretti come i ricoveri ospedalieri e gli accessi al pronto soccorso, come anche sui costi indiretti quali le giornate di lavoro perse» ha aggiunto.
Uno studio appena pubblicato sulla rivista U.S. Endocrinology ha confrontato i costi dell’utilizzo per 14 giorni del cerotto FreeStyle Libre rispetto all’auto-monitoraggio di routine del glucosio ematico (SMBG) tramite puntura sulle dita negli statunitensi assicurati con diabete sia di tipo 1 che di tipo 2 in terapia intensiva con insulina.
È stato stimato che l’utilizzo di FreeStyle Libre consenta di risparmiare circa il 50% dei costi medi associati a grave ipoglicemia rispetto all’SMBG, grazie a minori ricoveri e accessi al pronto soccorso. Inoltre il costo annuale per paziente dell’impiego della nuova tecnologia è risultato rispettivamente inferiore del 61% e del 63% nei pazienti rispettivamente con diabete di tipo 1 e 2, in confronto all’SMBG.
Cosa cambia per pazienti e familiari
Gli allarmi permettono di avere una maggiore tranquillità, soprattutto durante la notte. Nel caso di ipoglicemia notturna l’allarme sveglia il paziente, che fa una scansione e vede il valore glicemico, oppure il sistema lo avverte se c’è una iperglicemia importante, in modo che possano essere apportati i correttivi adeguati.
«Un passaggio che con il monitoraggio continuo era più complesso. Il nuovo dispositivo permette al paziente di tenere sotto controllo il glucosio in qualsiasi momento della giornata con molta semplicità» ha detto Pitocco. «Soprattutto in alcune condizioni particolari come l’ipoglicemia inavvertita, quando il paziente non prova sintomi come sudorazione o forte senso di fame. Impostando l’allarme, anche in assenza di sintomi, il paziente può accorgersi che la glicemia sta scendendo. ».
Una soluzione particolarmente utile durante la notte, quando i genitori di un bambino diabetico cercano di andare a letto il più tardi possibile e di svegliarsi presto al mattino proprio per la paura che il proprio bimbo possa andare di ipoglicemia. Nei bambini le escursioni glicemiche sono più frequenti che nell’adulto per fattori legati all’età come l’alimentazione non sempre prevedibile, l’attività fisica e la frequente comparsa di fattori infettivi che alterano con maggior frequenza l’equilibrio glicemico.
«Avere un ausilio di questo genere, che segnala a un genitore la condizione di ipoglicemia del proprio bambino, consente una maggior serenità. Quindi la qualità di vita dei genitori, oltre che del paziente stesso, migliora in misura molto importante» ha sottolineato Claudio Maffeis, Presidente della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP).
Per i bambini che indossano questo sensore è possibile nuotare, fare la doccia, giocare liberamente e fare attività fisica. «Non solo possono fare tutte queste cose, è anzi assolutamente raccomandato portare questo tipo di dispositivi anche durante il gioco spontaneo e le attività sportive. Questo sistema consente un monitoraggio stretto della glicemia e quindi, nelle situazioni di vita più variabili, avere una rilevazione costante con allarme è assolutamente utile e raccomandato» ha fatto presente Schiaffini.
L’importanza della tecnologia ai tempi del lockdown
La grande possibilità che viene data alla terapia del diabete oggi è quella di poter auto-monitorare la glicemia. Se il paziente conosce la risposta glicemica nelle più svariate condizioni, ad esempio dopo un pasto, dopo aver svolto attività fisica o dopo una condizione acuta come una febbre, ha la possibilità di avere un controllo glicemico ottimale e di ridurre di conseguenza l’onere della malattia.
«Tanto più il diabete viene ben controllato, tanto migliore è la qualità di vita del nostro paziente, quindi questi dispositivi hanno rappresentato una novità epocale nel trattamento del diabete» ha affermato Maffeis. «Ancor più con la presenza di questi allarmi, che danno un valore aggiunto a questa informazione. Per un genitore avere la possibilità di conoscere anche da remoto se il suo bambino ha una glicemia troppo bassa o troppo alta è molto importante, così è in grado di apportare i giusti correttivi e riportare la glicemia all’interno di un intervallo di valori considerato normale».
«Con i giovani non ci sono state difficoltà di utilizzo, con le persone più avanti negli anni solo piccoli problemi risolvibili. Ormai nella popolazione la digitalizzazione è ampiamente diffusa e quindi, con qualche piccolo adattamento, siamo riusciti a ottenere il risultato sperato nella stragrande maggioranza dei casi» ha dichiarato Schiaffini.
«Questa tecnologia ha consentito ai pazienti e alle famiglie di adattare il controllo glicemico al cambiamento acuto dello stile di vita legato al lockdown: poca attività fisica, cambiamenti nella dieta, stile di vita diverso, stress familiare e sociale, senza dimenticare il problema della disoccupazione, le difficoltà economiche, lo smart working dei genitori, il problema della scuola col web, con i bambini che hanno visto stravolte le loro abitudini» ha continuato. «Si è creata una sofferenza anche di natura psicologica legata a questi cambiamenti socio economici ma, attraverso le possibilità terapeutiche che abbiamo a disposizione oggi, come il dispositivo Freestyle Libre 2, si è generata una condizione favorevole per poter gestire nella maniera ottimale questo tipo di situazione».