Moda sostenibile: contro lo spreco Resilk avvia un progetto di rigenerazione degli scarti della seta e crea nuovi tessuti per il settore del lusso
Un processo tracciabile completamente Made in Italy, certificato Grs (Global Recycled Standard). “Resilk” è volto a ridurre gli sprechi nati dagli scarti e dalle eccedenze di tessuti inutilizzati, studiato per rigenerare, nel vero senso della parola, il filo di seta e creare tessuti innovativi e unici, con una morbidezza, un calore inaspettati, nel pieno rispetto dell’etica sostenibile.
Un processo , spiega Garantitaly, che vede la luce all’interno dell’ultracentenaria azienda “Mantero 1902”, fondata sul lago di Como dal progenitore Riccardo e tuttora saldamente in mano alla quarta generazione della famiglia. Il team R&D (ricerca e sviluppo) guidato all’AD Franco Mantero ha reso possibile il complesso progetto Resilk che partirà concretamente dal prossimo autunno-inverno.
È realizzato in partnership con Ecotec di Marchi & Fildi, e conta numerosi e delicatissimi passaggi: la selezione della materia prima tra i tessuti di seta pura, la nuova filatura, la tintura del filato, la tessitura con pesi e armature differenti, una nuova decorazione. Quest’ultima può avvenire sia con stampa digitale sia con tecnica serigrafica: più di ogni altro passaggio contribuisce a dare un nuovo volto al tessuto che poi si trasformerà in un capo di abbigliamento o in un accessorio.
Il nuovo progetto si lega indissolubilmente agli obiettivi di sviluppo sostenibile e di economia circolare che sono alla base della guida aziendale di Mantero. Nello specifico, l’azienda persegue con impegno i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile elencati nell’Agenda 2030, il programma d’azione sottoscritto dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu.
Nel corso degli anni per Mantero, le cui attività e progetti si basano sui concetti di crescita economica, inclusione sociale e tutela dell’ambiente, molte sono state le iniziative green, sempre volte a implementare i processi di revisione e che hanno portato ad ottenere importanti certificazioni. E non è un case se, come spiega orgogliosamente l’AD, Franco Mantero: «Dei 458 addetti totali, circa il 25% è sotto i 35 anni di età».