Il rinofiller è delle più recenti tendenze della medicina estetica: con le micro iniezioni di sostanze riassorbibili si può eliminare la “gobbetta”, ottenere un naso più bello e correggere piccole imperfezioni
Un trattamento soft per correggere i difetti estetici del naso senza ricorrere alla chirurgia, quindi senza bisturi, senza complicazioni post operatorie e senza pesare sul portafoglio. Stiamo parlando del rinofiller, una delle tante applicazioni dei filler riassorbibili, sempre più richiesti in medicina estetica per intervenire sulle imperfezioni in modo rapido e indolore, con risultati naturali.
«Il successo del rinofiller e dei filler in generale, si inquadra nell’ascesa dei trattamenti che puntano a donare un aspetto fresco e armonioso senza stravolgere le linee del volto» afferma Giulia Lo Russo, chirurgo estetico di Firenze. «Con micro iniezioni di materiali volumizzanti in punti strategici, possiamo intervenire su piccole imperfezioni, come la “gobbetta”, i vuoti da riempire o la punta all’ingiù. Il risultato è subito visibile ed estremamente naturale. I segni post intervento sono minimi: come dico spesso ai miei pazienti, nessuno noterà che ci si è sottoposti al trattamento» spiega ancora Lo Russo.
Durante la seduta il medico, con dei micro aghi, inietta appunto i filler, materiali biocompatibili e riassorbibili, come l’acido ialuronico, che hanno la funzione di riempire i vuoti e correggere le irregolarità del naso. «Il tutto – spiega la dottoressa Lo Russo – richiede circa 10 minuti in ambulatorio e non comporta dolore, perché i filler sono arricchiti di anestetico locale». Il risultato non è permanente: dura da circa un anno, e può essere ripetuto. I segni dell’intervento (gonfiore, piccoli lividi) sono minimi e scompaiono in poco tempo. Non c’è convalescenza e si può tornare subito a tutte le normali attività quotidiane. Però, precisa sempre Giulia Lo Russo, «Pur essendo un trattamento rapido e con bassissimo rischio di complicazioni, il rinofiller dev’essere eseguito da un medico qualificato. Solo con una profonda conoscenza dell’anatomia è possibile individuare i punti giusti dove intervenire con delicatezza e sensibilità, per ottenere un aspetto più bello e non artificiale».
Senza dimenticare che il rinofiller, proprio perché si basa sull’azione di sostanze volumizzanti, non serve a ridurre un naso troppo grande, a intervenire su deviazioni del setto nasale e tantomeno a risolvere problemi funzionali. «Anche per questo è importante affidarsi a un professionista esperto – conclude Giulia Lo Russo – in grado di valutare le caratteristiche e le aspettative del paziente, in modo da proporre la soluzione giusta per ciascuno».
Giulia Lo Russo
Laureata in Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Firenze nel 1997, si è specializzata in Chirurgia Plastica Ricostruttiva dell’Università degli Studi di Firenze nel 2002. È iscritta all’Ordine dei Medici di Firenze dal 1998. Svolgo la sua attività libero professionale presso il Centro di Day Surgery Maurizio Bufalini. È socia Sicpre (Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica), Aicpe (Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica) e Isaps (Società Internazionale di Chirurgia Plastica Estetica). www.giulialorusso.com