Justin Bieber accusato di abusi sessuali ma lui pubblica le prove della sua innocenza: il cantante è intervenuto su Twitter per negare i fatti
Anche Justin Bieber finisce nel vortice delle accuse per una serie di presunti abusi sessuali a carico di due ragazze. Il cantante – secondo quanto riferito – avrebbe violentato le due ormai ex fan tra il 2014 e il 2015.
Le ragazze, nel corso del weekend appena trascorso, hanno lanciato le accuse su Twitter spiegando di essere state abusate – in due occasioni separate – nella camera d’albergo della popstar. Danielle, la prima, ha raccontato di essere stata violentata dopo un evento per i fan organizzato a Austin (Texas) dal manager di Bieber Scooter Braun, in una camera d’hotel del Four Seasons. Kadi, la seconda, sarebbe stata abusata a New York, dove attendeva Bieber per una foto.
Justin Biber e le prove della sua innocenza
Justin Bieber ha subito negato i fatti portando le prove della sua innocenza. Il cantante ha spiegato che, nelle suddette date citate dalle ragazze, non si trovava in un hotel ma in un Airbnb, dove tra l’altro avrebbe soggiornato con Selena Gomez, sua fidanzata ai tempi.
“Di solito evito di rispondere alle accuse su di me, visto che nella mia carriera me ne sono state rivolte di tutti i tipi ma, dopo essermi confrontato con mia moglie e il mio team, ho deciso di rispondere a questa grave accusa. I rumors sono rumors ma non posso prendere l’abuso sessuale alla leggera”, si legge su Twitter. Bieber conferma di aver fatto una sorpresa ai fan ad Austin il 9 marzo 2014 ma nega assolutamente il resto. Il cantante era al ristorante del Four Seasons ma nelle notti del 9 e del 10 marzo ha soggiornato nell’Airbnb già citato. E la prova è la fattura pagata che il cantante ha pubblicato su Twitter.
https://twitter.com/justinbieber/status/1274868915466690560/photo/1
Bieber, perciò, adesso non starà a guardare e ha già promesso azioni legali per chiarire la situazione: “Ogni accusa di violenza sessuale dovrebbe essere presa seriamente – scrive ancora Justin Bieber come riferisce la Dire Giovani (www.diregiovani.it) – per questo la mia risposta era necessaria. Comunque questa storia è falsa e per questo lavorerò con Twitter e le autorità per prendere azioni legali”.