Nasce Rapusia, il motore di ricerca benefico


Nasce Rapusia, il motore di ricerca solidale: facendo una qualsiasi ricerca si può aiutare uno dei quattro progetti promossi

Nasce Rapusia, il motore di ricerca benefico

La tecnologia è parte integrante della nostra vita, in modo quasi invasivo. Ci sono tanti modi per utilizzarla: tra gli utilizzi più sani c’è l’iniziativa realizzata da Tennis World Foundation e Coppini Trading (società che gestisce siti di informazione sportiva legata a tennis, calcio e wrestling).

Partendo dal desiderio di ottenere fondi per la Tennis World Foundation (che aiuta i bambini in difficoltà in Sudafrica, Tanzania e Mauritius), i soci Federico Coppini, Alessandro Di Pietrantonio e Davide Botticelli hanno sviluppato il motore di ricerca “Rapusia”, a tutti gli effetti considerato un “motore benefico”, in grado di finanziare progetti sociali ed eco-solidali.

Premessa: l’utilizzo di Rapusia è identico a quello di qualsiasi altro motore di ricerca. Si inserisce il nome desiderato nella stringa, ottenendo in cambio tutti i risultati correlati. È un gesto comune, banale per ognuno di noi.

Ogni utente effettua decine di ricerche ogni giorno. È stato calcolato che ogni motore di ricerca guadagni 20-30 euro all’anno per ciascun utente. Considerando la mole di persone che ne fanno uso, è facile intuirne il giro d’affari.

Rapusia si inserisce in questo contesto, ma i guadagni sono destinati esclusivamente a progetti di natura benefica ed eco-solidale.

In questo momento, al motore di ricerca sono associati quattro progetti: oltre a Tennis World Foundation, ne fanno parte “Il Pozzo dei Desideri”, il cui obiettivo è tanto semplice quanto ambizioso: portare l’acqua potabile ai residendi nei villaggi del Malawi. C’è poi “ACAREF Foundation”, impegnato a sostenere la ricerca scientifica per bloccare l’atassia (malattia neurologica che porta alla perdita della coordinazione muscolare, rendendo difficoltosa l’esecuzione di alcuni movimenti), oltre a promuovere l’inclusione sociale per categorie sociali solitamente emarginate come disabili ed anziani.
Infine, “Save the Dogs and other Animals”, associazione che punta a tutelare la dignità e il benessere degli animali.

Entrando su Rapusia, direttamente in home page si possono visualizzare i quattro progetti e leggerne un’accurata descrizione. A quel punto, si potrà decidere a quale destinare i propri “cuori”.

Già, perché ogni singola ricerca effettuata con Rapusia è simboleggiata da un cuore, scelto perché è simbolo universale di amore e altruismo. Ogni volta che un utente effettua una ricerca, cresce il numero di “cuori”.

Come ogni singolo motore di ricerca, anche Rapusia si affida alla pubblicità. Da lì provengono gli introiti del sito, così suddivisi: il 50% va direttamente ai progetti appena descritti, il 20% alla promozione e alla comunicazione, il 30% al funzionamento del meccanismo. Il tutto in modo trasparente e totalmente gratuito per l’utente.

In estrema sintesi, facendo una qualsiasi ricerca si può aiutare uno dei quattro progetti.

Nel rispetto delle idee di Coppini Trading, tutto viene effettuato nella massima trasparenza: per questo, ogni mese viene diffuso un report che informa per aggiornare gli sviluppi di ogni progetto.

In sintesi, si tratta di un motore di ricerca, ma con due differenze. La prima è che Rapusia utilizza i profitti per realizzare progetti ambientali e sociali. La seconda è che non chiede un singolo euro all’utente finale. Insomma, si può effettuare del bene a costo zero, senza neanche accorgersene. Le bellezze della tecnologia, quando viene usata nel modo giusto.