In Giappone arrivano contributi post Covid ad artisti e musicisti. La città di Kanazawa ha deciso di destinare fondi perduti anche alle geishe
Con il dichiarato obiettivo di dare sostegno ad un settore chiave per il Paese, nonostante la considerazione meno prioritaria di cui generalmente gode rispetto ad altri settori dell’economia, i comuni di tutto il Giappone hanno iniziato ad offrire programmi di aiuti finanziari al settore artistico-culturale, danneggiato fortemente dalla crisi innescata dalla pandemia. La città di Kanazawa, nella prefettura di Ishikawa, nel Giappone centrale, ha stanziato fondi aggiuntivi al budget 2020 per sostenere l’addestramento di geishe con investimenti a fondo perduto e senza richiesta di presentare note spese da parte dei riceventi. “Le geishe sono una parte importante della nostra cultura e svolgono un ruolo essenziale a favore del turismo locale”, si legge in una nota diffusa dal comune e riportata dall’agenzia Dire (www.dire.it).
La città di Hakodate, nell’Hokkaido, nel nord del Giappone, sta creando un programma sulla rete televisiva via cavo locale, finanziandone in parte i costi di produzione con la copertura degli stipendi degli artisti e dei cuochi coinvolti nel programma. Anche le prefetture di Osaka, Fukuoka ed Aichi hanno finanziato il settore culturale attraverso fondi destinati a coprire le spese per allestire spettacoli virtuali e piccoli locali di musica ed esibizioni e il comune di Kobe, nel Giappone occidentale, ha offerto agli imprenditori che devolveranno donazioni agli artisti locali sistemi di detrazione fiscale totale per le somme versate.
“Abbiamo ricevuto molte richieste da imprenditori nati nella nostra città che vogliono sostenere l’arte e la cultura locale e abbiamo deciso di valorizzare questa voglia di contribuire al sostegno del settore artistico e culturale”, ha dichiarato il sindaco di Kobe Kizo Hisamoto.