Via libera al decreto che rende obbligatoria l’indicazione dell’origine delle carni suine nei prodotti trasformati come prosciutti e salumi
Via libera al decreto che rende obbligatoria l’indicazione dell’origine delle carni suine nei prodotti trasformati come prosciutti e salumi. Il provvedimento già alla firma dei ministri Bellanova, Patuanelli e Speranza, dopo che è trascorso il periodo di 3 mesi per l’autorizzazione da parte della Commissione europea.
“Fin dal primo giorno – afferma la Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova – ho messo al primo posto la massima trasparenza delle informazioni al consumatore. L’Italia si conferma avanguardia in Europa e ci batteremo a Bruxelles perché si estenda l’obbligo a tutti gli alimenti. La strategia Farm to Fork va attuata anche per l’etichettatura obbligatoria a livello Ue. Firmiamo un decreto importante che sono convinta possa aiutare tutta la filiera suinicola a valorizzare le produzioni 100% italiane. Siamo al lavoro per garantire anche aiuti a un settore che ha fortemente risentito della crisi causata dalla pandemia e dalla chiusura dell’Horeca”.
“La tutela della filiera agroalimentare e delle produzioni Made in Italy –dichiara il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli – sono al centro dell’azione portata avanti dal Governo per dare certezze sia alle imprese del settore che investono in qualità dei prodotti, sia ai consumatori che richiedono trasparenza nelle informazioni contenute nelle etichette. La firma del decreto che rende obbligatoria l’indicazione dell’origine delle carni trasformate è un ulteriore passo compiuto dall’Italia, dopo quelli sul pomodoro, la pasta e il riso, che ci pone all’avanguardia in Europa dove è sempre più necessario procedere con l’attuazione della Strategia Farm to Fork”.
“Questo Decreto è un passo avanti nel garantire sempre maggiore trasparenza e sicurezza su prodotti alimentari molto diffusi. In questo modo si tutela meglio la salute dei cittadini”, commenta il Ministro della Salute, Roberto Speranza.
Il testo prevede che i produttori indichino in maniera leggibile sulle etichette le seguenti informazioni:
– “Paese di nascita: (nome del paese di nascita degli animali);
– “Paese di allevamento: (nome del paese di allevamento degli animali);
– “Paese di macellazione: (nome del paese in cui sono stati macellati gli animali).
Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati nello stesso paese, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma: “Origine: (nome del paese)”. La dicitura “100% italiano” è utilizzabile solo quando ricorrano le condizioni del presente comma e la carne è proveniente da suini nati, allevati, macellati e trasformati in Italia.
Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati in uno o più Stati membri dell’Unione europea o extra europea, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma: “Origine: UE”, “Origine: extra UE”, “Origine: Ue e extra UE”. La sperimentazione sarà in vigore fino al 31 dicembre 2021.