A Paestum il 5 luglio concerto per la Siria diretto da Riccardo Muti: il sito archeologico è gemellato con quello di Palmira, distrutto dai miliziani dell’ISIS
E’ dedicato a Khaled al-Asaad, l’archeologo e direttore del sito di Palmira decapitato dall’Isis il 18 agosto 2015, e a Hevrin Khalaf, attivista curda ammazzata nel Rojava lo scorso anno, il concerto per la Siria ‘Le vie dell’Amicizia’ in programma domenica 5 luglio nel sito archeologico di Paestum in provincia di Salerno. Si tratta di un concerto-evento diretto da Riccardo Muti con i musicisti dell’orchestra giovanile Luigi Cherubini e i colleghi della Syrian Expat Philharmonic Orchestra che si esibiranno nell’Eroica di Beethown.
“Questo concerto ha un significato profondo, sottolinea quel concetto di amore e di fratellanza nei confronti di un Paese che ho visitato tanti anni fa”, ha detto il maestro Muti in un videomessaggio trasmesso nella sala giunta di palazzo Santa Lucia, a Napoli, durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento. “A Damasco – ha raccontato – ho avuto la possibilita’ di lavorare con dei giovani musicisti siriani, ma non so se quell’orchestra esiste ancora ne’ se il conservatorio, che era appena stato costruito, e’ ancora in piedi. Sicuramente oggi siamo fieri di aver incorporato nell’orchestra alcuni musicisti che provengono dalla filarmonica siriana, giovani che provengono da luoghi martoriati si uniranno a noi per lanciare un messaggio di speranza per il futuro e di pace”.
Le vie dell’Amicizia e’ uno dei primi concerti che sara’ ospitato in Campania dalla fine del lockdown. L’evento e’ promosso e sostenuto dalla Regione Campania con la Camera di Commercio di Salerno, in collaborazione con il Ravenna Festival, il Comune di Capaccio, il parco archeologico di Paestum e Velia e con la Scabec, societa’ in house della Regione Campania, che si occupa dell’organizzazione generale, della promozione e della comunicazione.
Il costo dei biglietti e’ di 20 euro per le poltrone e di 50 euro per le poltronissime. Tutto il ricavato sara’ devoluto in beneficenza.
“E’ un gradissimo evento di cultura, dal valore straordinario, un concerto per la speranza, per la pace, per l’umanesimo, dedicato a due figure straordinarie”, ha detto il governatore campano Vincenzo De Luca, ricordando il gemellaggio tra il sito di Palmira, distrutto dall’Isis durante la guerra civile siriana, e quello di Paestum. “Tra quei templi – ha ricordato il presidente della Regione – si respira un clima di religiosita’ unico per il nostro Paese. Lo scorso anno Ezio Bosso fu a Paestum e rimase incantato dall’atmosfera che si respira nel sito”.
“Il grande maestro Riccardo Muti – ha sottolineato il direttore del parco archeologico di Paestum Gabriel Zuchtriegel – sara’ tra i templi, e’ un’emozione fortissima, anche pensando alla grande sensibilita’ che ha sempre dimostrato per gli aspetti sociali che ruotano attorno alla musica e alla cultura”. Il concerto per la Siria si terra’ prima a Ravenna, venerdi’ 3 luglio, nell’ambito del Festival che si tiene in Romagna e che da 20 anni promuove la rassegna ‘Le vie dell’Amicizia’, coinvolgendo storia, popoli, culture e religioni diverse: partendo da Sarajevo nel 1997, i pellegrinaggi laici del festival di Ravenna hanno promosso esperienze di gemellaggio in cultura e in musica con citta’ come Beirut, Gerusalemme, New York dopo gli attentati alle Torri Gemelle, Tehran, Kiev e Atene.
“Ci siamo anche quest’anno, nonostante l’emergenza Covid – ha spiegato Antonio De Rosa, sovrintendete di Ravenna Festival – con protocolli sicurezza molto rigorosi, dal controllo degli accessi al divieto di assembramenti, dall’obbligo di indossare le mascherine e di igienizzare le mani al controllo della temperatura corporea. Questo progetto arriva a Paestum e sara’ un importante tassello della ‘Campania sicura’”.