CSL Behring compra la biotech Vitaeris, società focalizzata sullo sviluppo a livello clinico della fase III dell’anti rigetto clazakizumab
CSL Behring ha annunciato di aver concordato l’acquisizione di Vitaeris, una società di biotecnologie focalizzata sullo sviluppo a livello clinico della fase III di clazakizumab, un anticorpo monoclonale (MAB) anti-interleuchina-6 (IL-6)- Il farmaco, attualmente in fase III, potrebbe diventare un trattamento del rigetto cronico attivo anticorpo-mediato (AMR), la principale causa di rigetto a lungo termine nei pazienti sottoposti a trapianto di rene.
Nel 2017, le due società avevano stretto una partnership strategica per accelerare lo sviluppo di clazakizumab, con l’opzione per CSL Behring di acquisire Vitaeris. Con questa acquisizione clazakizumab si unisce a CSL842 e CSL964 come parte del portfolio prodotti di CSL Behring in fase avanzata di sviluppo per il settore dei trapianti.
“Clazakizumab è risultato un promettente anticorpo monoclonale nell’area terapeutica dei trapianti sin dall’inizio della collaborazione con Vitaeris diversi anni fa”, ha affermato Bill Mezzanotte, Executive Vice President, Head of R&D (Ricerca & Sviluppo), CSL Behring. “L’acquisizione di Vitaeris, unitamente alle loro competenze, ci aiuta a continuare a far crescere la nostra piattaforma scientifica strategica di proteine e anticorpi ricombinanti. Non vediamo l’ora di continuare a far evolvere questa terapia come una potenziale opzione per le persone che presentano rigetto al trapianto, un’area in cui le attuali opzioni terapeutiche per i pazienti sottoposti a trapianto sono, nella migliore delle ipotesi, limitate.”
Il presidente e CEO di Vitaeris Kevin Chow, ha dichiarato: “Siamo lieti di entrare a far parte di CSL Behring, un affermato leader mondiale nel settore, e sappiamo che il futuro di clazakizumab è in ottime mani. Insieme, negli ultimi anni, abbiamo già realizzato molti progressi grazie alla nostra partnership e ora siamo in una posizione ancora più forte per realizzare il nostro obiettivo comune: affrontare uno dei più grandi ed insoddisfatti bisogni nella comunità dei trapianti d’organo.”
Clazakizumab è un potente anticorpo monoclonale che si lega e inibisce l’IL-6, un importante mediatore della risposta infiammatoria noto per svolgere un ruolo chiave nel rigetto del trapianto. Mentre i progressi nelle tecniche e nelle terapie dei trapianti hanno notevolmente migliorato le percentuali di successo a breve termine negli ultimi 15-20 anni, la sopravvivenza a lungo termine dell’organo trapiantato rimane una delle maggiori sfide, con l’AMR riconosciuto come la causa più comune di insufficienza a lungo termine di allotrapianto renale.