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È morto a 91 anni il maestro Ennio Morricone

È morto a 91 anni il maestro Ennio Morricone

Lutto nel mondo dello spettacolo: è morto a 91 anni il maestro Ennio Morricone. Era ricoverato in una clinica romana per le conseguenze di una caduta

E’ morto il maestro Ennio Morricone, aveva 91 anni. Morricone era ricoverato in una clinica romana per le conseguenze di una caduta, a seguito della quale si era rotto il femore.

Morricone si e’ spento “all’alba del 6 luglio con il conforto della fede” ha fatto sapere la famiglia del premio Oscar. Il maestro “ha conservato sino all’ultimo piena lucidita’ e grande dignita’. Ha salutato l’amata moglie Maria che lo ha accompagnato con dedizione in ogni istante della sua vita umana e professionale e gli e’ stata accanto fino all’estremo respiro, ha ringraziato i figli e i nipoti per l’amore e la cura che gli hanno donato. Ha dedicato un commosso ricordo al suo pubblico dal cui affettuoso sostegno ha sempre tratto la forza della propria creativita’“.

funerali di Ennio Morricone, spiega l’agenzia di stampa Dire (www.dire.it), si terranno in forma privata “nel rispetto del sentimento di umilta’ che ha sempre ispirato gli atti della sua esistenza”.

Franceschini: “Una leggenda che ha fatto emozionare il mondo”

“Un giorno triste per la cultura, con Ennio Morricone ci lascia uno dei grandi maestri italiani, un musicista di raffinata bravura che con le sue melodie ha saputo emozionare e far sognare il mondo intero che lo ha ricambiato con i più importanti premi e riconoscimenti, a partire dagli Oscar per le sue leggendarie colonne sonore”. Così il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini si stringe alla famiglia di Ennio Morricone scomparso la scorsa notte a Roma. “Ho avuto la fortuna di incontrarlo e non scorderò quell’energia e quella forza che era capace di trasmettere anche con il solo sguardo. Sono vicino ai familiari in questa triste giornata”.

L’Aquila piange il suo cittadino onorario

Ennio Morricone, nato a Roma il 10 novembre 1928, a 10 anni inizia a frequentare il Conservatorio di Santa Cecilia nella classe di Tromba di Umberto Semproni. L’insegnante di Armonia complementare, Roberto Caggiano, ne intuisce le precoci doti e gli suggerisce di concentrarsi negli studi di Composizione, che comincerà nel 1944. Due anni più tardi si diploma in tromba, avendo i primi ingaggi come strumentista e arrangiatore nel teatro di rivista e poi la prima commissione per la composizione di musiche di scena per il teatro di prosa. Nel 1952 consegue il diploma in strumentazione per banda e due anni dopo consegue il diploma in Composizione sotto la guida del maestro Goffredo Petrassi. Ma è nel 1955 che Ennio Morricone avvia quella che sarà la sua più spiccata propensione, iniziando ad arrangiare musiche per il cinema e a collaborare come arrangiatore nei varietà televisivi. Nel 1961 compone la sua prima colonna sonora per il film “Il federale” di Luciano Salce.

Tre anni più tardi nasce il sodalizio destinato a segnare un’epoca: la collaborazione con il regista Sergio Leone e il suo cinema western (Per un pugno di dollari, 1964 – Il buono, il brutto e il cattivo, 1966) che gli darà grande fama. Con Sergio Leone firmerà anche la colonna sonora del pluripremiato C’era una volta in America. L’attività di arrangiatore per l’etichetta Rca, già intensa da anni, in questo periodo raggiunge i massimi livelli. Dopo essere stato membro della Giuria al XX Festival internazionale di Cannes, Morricone riduce sensibilmente l’attività di arrangiatore a vantaggio delle musiche per il cinema. Ne firmerà a decine nel giro di pochi anni e oltre 400 in tutta la sua lunga e prestigiosa carriera, nel corso della quale ha collaborato con grandi registi italiani, quali Bernardo Bertolucci (Prima della rivoluzione, 1964 – Partner, 1968), Marco Bellocchio (I pugni in tasca, 1965 – La Cina è vicina, 1967), Vittorio De Seta (Un uomo a metà, 1966), Giuseppe Patroni Griffi (Un tranquillo posto di campagna, 1968 – Metti una sera a cena, 1969), Pier Paolo Pasolini (Uccellacci e uccellini, 1966 – Teorema, 1968), Gillo Pontecorvo (La battaglia di Algeri, 1966), Carlo Lizzani (Mussolini ultimo atto, 1974) e Dario Argento. Oltre a numerosi registi internazionali, come Brian De Palma e Oliver Stone.

Nel 1992 il Ministro francese della Cultura, Jack Lang, gli conferì il titolo di Officier de l’Ordre des Arts ed des Lettres – cui si è aggiunta nel 2009 la Legion d’Onore – e nel ‘94 Ennio Morricone è stato il primo compositore non americano a ricevere il Premio alla carriera dalla Society for Preservation of Film Music. Notevole anche il suo impegno culturale: nel 1995 con Uto Ughi, Vittorio Antonellini e Michele Campanella fu tra i relatori in un importante convegno sui problemi della musica, organizzato dal Comitato Autonomo Musicisti Italiani al Teatro dell’Opera di Roma. In quello stesso anno il Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, gli conferì l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica.

Dal 2002 Ennio Morricone aveva avviato un’altra branca della sua vita artistica dedicandosi in modo particolare alla direzione d’orchestra. L’11 settembre 2004, all’Arena di Verona, il più importante teatro all’aperto del mondo, Morricone diresse un concerto “contro tutte le stragi della storia dell’umanità”, presentando in prima assoluta la sua composizione Voci dal silenzio. Memorabili i concerti diretti da Ennio Morricone a L’Aquila con l’Orchestra Roma Sinfonietta, alla Perdonanza del 2001 e nel novembre 2009 all’Auditorium della Scuola della Guardia di Finanza. Ennio Morricone lascia alla cultura e alla musica mondiale un grande patrimonio di straordinarie partiture. L’Aquila lo ricorderà per l’amore sincero che Egli ha nutrito verso la città, espresso in gesti di rara sensibilità, garbo e raffinatezza, espressione della gentilezza discreta tipica del grande Maestro, Aquilano onorario per sempre.

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