Primi effetti della pandemia e delle chiusure: nel mese di maggio le richieste di prestiti per liquidità sono arrivate a rappresentare il 22,6% del mercato
Si cominciano a vedere gli effetti della pandemia da coronavirus nell’universo dei prestiti, con le richieste di finanziamenti per ottenere liquidità aggiuntiva che sono letteralmente schizzate tra aprile e maggio. È quanto rileva l’ultimo Osservatorio Prestiti di PrestitiOnline.it che ha analizzato l’andamento dei prestiti nel mese di maggio. Un trend che non sorprende considerando che le misure di lockdown, necessarie per far fronte all’emergenza sanitaria, hanno paralizzato il Paese. Secondo i dati diffusi dall’Inps aggiornati allo scorso 21 maggio, i beneficiari potenziali complessivi di cassa integrazione nelle diverse tipologie hanno raggiunti i 7,7 milioni di unità. A questo si aggiunge la difficoltà riscontrate già nel mese di aprile nell’erogazione dell’indennità, che solo in pochi casi è stata anticipata direttamente dalle aziende.
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Nel mese di maggio, le richieste di prestiti per “Liquidità” sono arrivate a rappresentare il 22,6% del mercato, con il 20,9% di febbraio, in fase pre Covid-19. Una crescita che era nell’aria e che trova riscontro anche in termini di erogato, con la finalità “Liquidità” che ha raggiunto una quota di mercato del 16,6% (era il 14,7% a febbraio). Un trend di crescita probabilmente destinato a continuare anche nei prossimi mesi, considerando le esigenze di spesa delle famiglie, con l’approssimarsi delle vacanze estive. Certo, il recente Decreto Rilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 19 maggio, contiene numerose misure a sostegno delle famiglie, a partire dall’indennità per professionisti, autonomi e partite Iva, che a maggio è stata aumentata da 600 a 1.000 euro, fino ad arrivare al bonus vacanze di un massimo di 500 euro (l’importo effettivo dipenderà dai componenti il nucleo familiare); ma il nodo dei tempi di riscossione, che fino a ora si sono mostrati molto lunghi, rimane un grosso problema, che potrebbe spingere le famiglie verso i finanziamenti per avere maggiore flessibilità di spesa.
Il futuro dell’auto
Un settore che è stato particolarmente colpito e che in futuro potrebbe risollevarsi è quello delle auto. Le misure di distanziamento sociale e il lockdown hanno depresso il settore, complice anche il calo del potere d’acquisto delle famiglie. Non sorprende, quindi, che la finalità “Auto nuova o a Km zero” abbia perso posizioni in termini di quota di mercato: a maggio, i prestiti erogati per l’acquisto di una nuova automobile si sono attestati al 5,9%, contro il 6,9% di febbraio e l’8% di fine 2019. Ma ora, ci potrebbe essere un ritorno di interesse, complici i nuovi incentivi varati dal governo. Al di là dell’ecotassa e dell’ecobonus, un emendamento al Dl Rilancio proposto dal partito democratico prevede incentivi auto fino a 4mila euro per diesel e benzina euro 6 a partire dall’1 luglio a fronte della rottamazione di un veicolo con almeno 10 anni di vita. Una misura che è stata pensata proprio per risollevare il settore dell’automotive.
Le migliori offerte
Guardando ai tassi di mercato, invece, le migliori offerte oggi si trovano soprattutto sul canale online, dove a fine 2019 il costo per accedere a un finanziamento era in media del 6,48 %, diversi punti percentuali al di sotto delle medie di mercato registrate da Banca d’Italia, che indica tassi attorno al 10% per i crediti personali e finalizzati. Degno di nota l’ulteriore ribasso del miglior tasso sui prestiti tramite cessione del quinto disponibile su PrestitiOnline, che ora parte dal 3,97%.