Lo yoga è un alleato per ritrovare l’equilibrio. Yoss Giancarlo Miggiano: “Non fa scomparire i problemi, ma dona strumenti per gestirli”
Lo yoga e le discipline meditative come antidoto per combattere lo stress e le tensioni accumulate ogni giorno, acuite ulteriormente dalla crisi sanitaria ed economica derivanti dalla pandemia da Sar-Cov2 che ancora non ci siamo lasciati alle spalle. Ma come fare per cambiare prospettiva e non finire schiacciati dai
– Questo periodo inevitabilmente ci ha provato e stressato. Lo yoga può venire in soccorso per ricaricarci di energia?
“Lo yoga è uno strumento straordinario per riportarci al centro, ad una condizione di presenza e di equilibrio con noi stessi. Lo stress e la difficoltà emotiva nascono da una condizione di separazione da noi stessi. Per questo i pensieri diventano oppressivi, molto potenti e in qualche modo portano a separarci dal momento presente. Lo yoga non consente solo di vivere il presente ma anche di vedere la vita in un modo più equilibrato e reale senza essere condizionati dai pensieri. E in che modo? La mente spazia dal passato al presente rivivendo emozioni o programmando nel futuro. Ciò può provocare problemi e tensioni, ci fa sentire come un albero senza radici. Lo yoga capovolge la situazione e consente all’individuo di mettere radici e di collegare la mente al corpo. Mettendo ‘radici’ l’individuo può ‘muoversi’ sentendosi comunque molto stabile. In questo periodo di pandemia sorgono numerose preoccupazioni, l’individuo è in balia dei suoi pensieri. In una condizione ‘normale’ ogni soggetto dovrebbe essere il centro della propria esistenza e come in una ruota, tutto intorno, i raggi dovrebbero rappresentare la famiglia, il lavoro e le preoccupazioni. Il problema sorge quando un elemento, spesso quello negativo, diventa il centro della nostra esistenza condizionando tutto il resto. Come adesso che si parla solo del Covid, di problemi e prospettive negative per il futuro. Lo yoga non fa scomparire il problema, ma cambia la prospettiva consentendo di gestirlo”.
– Quando c’è di mezzo questa pratica non si parla di ginnastica ma di un vero e proprio ‘allenamento interiore’. Per acquisire i fondamenti di questa disciplina e trarne i benefici da dove bisogna iniziare?
– L’estate ha messo il turbo e le temperature sono davvero elevate. E’ possibile eseguire le sessioni di yoga al mare o in montagna? Lei organizza eventi o lezioni all’aperto?
“Assolutamente sì. Infatti ho sempre organizzato, tranne quest’anno a causa dell’emergenza Covid, delle vacanze yoga sia in montagna che al mare. Questo per dare la possibilità di abbinare lo yoga a un momento di vacanza necessaria per staccare la spina. Quando il cervello va in vacanza? Quando l’individuo fa delle cose nuove e altrimenti tende a funzionare sempre attraverso degli automatismi. La routine infatti rende più soggetti a pensieri ossessivi. La vacanza, al contrario, rappresenta un modo per staccare la spina: ecco perché ai miei allievi consiglio di andare in posti diversi e con persone nuove. Ma anche se ci piace fare le stesse cose può venire in soccorso la pratica dello yoga per creare quel momento di apertura della mente. Abbinare la pratica dello yoga alla vacanza è straordinario. Solitamente durante l’anno, quando si arriva in classe direttamente dal lavoro, per godere dei benefici ci vogliono 20 minuti, mentre quando siamo in vacanza siamo già rilassati e il beneficio è duplicato”.